Un’idea nata da un giovane sacerdote tanzaniano, padre Kessy Baltazary. Il presidente Cotarella: “abbiamo già donato 10.000 euro”
“Cantina per la Tanzania” è il progetto di solidarietà di Assoenologi
Il mondo del vino pronto a dare una mano per un’iniziativa dedicata al sociale. Si chiama “Una Cantina per la Tanzania” ed è un progetto di solidarietà firmato Assoenologi, l’associazione degli enologi ed enotecnici italiani, che ha avviato una raccolta fondi e materiali per l’enologia per promuovere un’idea nata da un giovane sacerdote tanzaniano, padre Kessy Baltazary, che ha il sogno di realizzare una cantina a Dodoma, regione della Tanzania dove esercita il suo ministero pastorale: don Kessy si è trasferito un anno in Italia per formarsi come enotecnico alla Scuola Enologica di Alba, con il supporto di Assoenologi (Sezione Piemonte) e vuole dare vita a una compiuta attività vitivinicola con l’obiettivo di produrre vino per le parrocchie della Tanzania, e quindi abbattere i costi di importazione dai Paesi europei, ma soprattutto per creare opportunità lavorative per i giovani del posto ma anche reddito per i tanti vignaioli che ad oggi sono costretti a vendere le proprie uve a prezzi troppo bassi. Intorno alla città di Dodoma ci sono più di 300 piccoli produttori, la coltivazione della vite era stata avviata dai missionari italiani.
Per realizzare la cantina c’è bisogno di solidarietà, il presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella, ha detto come l’associazione “ha già provveduto alla prima donazione di 10.000 euro in favore dell’iniziativa”. La stessa Assoenologi ha aperto un conto corrente dedicato al progetto e indicato i contatti per chi ha intenzione di donare attrezzature, materiali o macchinari specifici. Fonte: WineNews, 01.02.2014