«

»

Mag 04 2015

Print this Articolo

UN LAGO DI VINO CON IL SILURO

Grande successo hanno ottenuto i due Laboratori del Gusto “Siluro fritto su letto di fagioli neri in umido e Valcalepio”, nell’ambito di “Un Lago DiVino” celebrato a Sarnico nello scorso Week End.

Forse la curiosità, forse la fame, forse l’aria festosa, sta di fatto che i due Laboratori del Pesce Siluro hanno riempito la sala.

Il pesce siluro è diventato un grave problema per le nostre dolci acque di Lombardia. Può diventare molto grosso, nel Po è stato pescato ultimamente un pesce siluro che superava i duecento chili, per questo non ha antagonisti e spadroneggia nelle nostre acque, mangiando qualunque cosa (ultimamente è sparito un cigno nel Garda, pare proprio divorato dal siluro) e vivendo sul fondo. Il Consorzio dell’Oglio, che ce lo ha fornito, nella persona del suo Direttore Ing Massimo Buizza, ci ha raccontato l’azione di monitoraggio e poi di cattura di questo pesce, bandito dal Regione Lombardia.

Il siluro trova poca applicazione in cucina da noi per una sorta di scontrosità, si pensa sia fangoso (molto più fangosa la tinca), grasso, e non lo è, quindi anche i ristoratori, salvo qualche caso sporadico non lo propongono. C’è da dire che va lavorato: si utilizzano solo i filetti, quindi non è un pesce che appena comperato può entrare in padella. Invece è molto apprezzato nei paesi danubiani, Romania in primis, che hanno una lunga tradizione di siluro e nel tempo elaborato ricette molto interessanti per cucinare questo pesce.

La Scuola Alberghiera di Sarnico ha provveduto con professore e studenti a cucinare il siluro prima e a porzionarlo poi per i partecipanti ai Laboratori.

Il siluro a tranci è stato a macerare qualche ora nel latte, poi impanato con una farina aromatizzata alle erbe, rosmarino su tutte (il pesce come tutti quelli di acqua dolce non hanno grandi sapori, quindi vanno insaporiti), poi fritto con una crosta molto croccante e adagiato su un letto di fagioli neri in umido cotti con Valcalepio Bianco, pomodoro e cipolla.

Il piatto è stato molto apprezzato, ed il miglior abbinamento ha visto preferito al sabato il  Valcalepio Rosso 2012 Il Calepino di Castelli Calepio e la domenica il Valcalepio Rosso 2012 di Falconi di Villongo.

Meno affollati i laboratori del Gusto sui Formaggi locali: un vaccino di Franciacorta affinato in rosmarino e poi stagionato in barrique ed il Gran Tonale, un formaggio a pasta semicotta. Il laboratorio si concludeva con uno Strachitunt di Vedeseta dei Locatelli accompagnato da un Moscato di Scanzo, sabato di Sereno Magri 2011, appena giovane, e domenica di Fejoia 2008.

Importante il flusso di visitatori che ha quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso. Tradizionale partecipazione di Aziende del Valcalepio, il Consorzio ha patrocinato la Manifestazione. A queste si sono aggiunte quest’anno diverse Aziende giovani della Franciacorta.

In un incontro con i vignaioli abbiamo deciso che il miglior abbinamento al siluro è sicuramente uno Spumante metodo Classico Rosé. Quindi attenti ai prossimi eventi, con Antonio Cazzato, patron della Manifestazione organizzeremo una Conviviale estiva proprio di Siluro e Spumante Rosè. (silvio, foto di claudia)

Alcune immagini

Il lago di vino

I Laboratori del Gusto

 

 

Permanent link to this article: https://www.slowfoodvalliorobiche.it/un-lago-di-vino-con-il-siluro/