Guest star sul palco di Fondazione Italiana Sommelier (Fis) e Bibenda, il produttore Angelo Gaja. 21 grandi vini in nomination
Tra glamour e celebrazione della qualità, tornano gli “Oscar del Vino” (il 6 maggio, a Roma)
Tra glamour e celebrazione della qualità del vino italiano, tornano in scena, ancora una volta a Roma (Rome Cavalieri), gli “Oscar del Vino” di Fondazione Italiana Sommelier (Fis) e Bibenda, creature di Franco Ricci, che il 6 maggio si apriranno con una “guest star”, ovvero Angelo Gaja, produttore che ha fatto la storia del vino italiano e delle Langhe, con i suoi Barbaresco ed i suoi Barolo in testa, che si produrrà in una “Conversazione: il profumo del vino”, una prima delle degustazioni e dei voti “live” per eleggere i “vini da Oscar”, tra i 21 mandati in nomination (in 7 categorie) dall’“Accademia degli Oscar del Vino”, dopo aver sentito il parere di 100 rappresentanti del mondo della cultura, della produzione ed esperti di comunicazione”.
Così, il miglior vino bianco sarà uno tra il Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2021 di Marisa Cuomo, il Vintage Tunina 2020 di Jermann (la cui maggioranza è della Marchesi Antinori) e l’Alto Adige Terlaner I Primo Grande Cuvée 2020 di Cantina Terlano, ovvero tre vini icona di altrettante cantine simbolo dei loro territori; tra i rossi, a spuntarla sarà uno tra il Turriga 2018 di Argiolas, simbolo di Sardegna, il Bolgheri Superiore Argentiera 2019 di Argentiera, una delle perle di Bolgheri, ed il Brunello di Montalcino 2010 di Biondi Santi, cantina “culla” del grande rosso.
A contendersi l’Oscar per il miglior vino rosato, invece, saranno Il Rosato 2021 delle Cantine Nervi, da qualche anno sotto la proprietà di “Mr Monfortino”, Roberto Conterno, il Bevorosa 2022 di Arillo in Terrabianca, dalla Maremma, ed Il Rogito 2021 delle Cantine del Notaio, nel Vulture. Ancora, il miglior spumante sarà eletto tra l’Extra Brut Kius 2018 di Marco Carpineti, da Velletri, il Brut RN 2018 di D’Araprì, dalla Puglia, e l’Alta Langa Pas Dosé Zero 140 mesi Luna Riserva 2009 di Enrico Serafino, dal Piemonte. Per il miglior vino dolce, invece, si giocherà un derby tutto siciliano, tra il Passito di Pantelleria Bukkuram Sole d’Agosto 2021 di Marco De Bartoli, il Passito di Pantelleria Ben Ryé 2019 di Donnafugata, e la Malvasia delle Lipari Passito Selezione Carlo Hauner 2019 di Hauner.
Il miglior vino del suo territorio, invece, sarà scelto tra l’Amarone della Valpolicella Classico 2018 della griffe Allegrini, il Brunello di Montalcino Poggio all’Oro Riserva 2016 di Banfi, riferimento del territorio, e il Primitivo di Manduria Sessantanni Vintage 2018 di Cantine San Marzano, una delle realtà più importanti di Puglia.
Mentre il “miglior vino del miglior produttore” sarà una partita tutta al femminile, che vedrà in gara il Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 di Velenosi, cantina simbolo delle Marche di Angiolina Piotti Velenosi, il Barolo Cannubi 2018 di Marchesi di Barolo, cantina storica delle Langhe che Anna Abbona guida insieme al marito Ernesto Abbona e ai figli, Valentina e Davide, ed al Saffredi 2019 di Fattoria Le Pupille, cantina tra le più celebri di Maremma, guidata da Elisabetta Geppetti. Fonte: WineNews 19.04.2023