Torna il concorso di cucina vegetariana ispirato a Pietro Leemann e al Joia. A Torino dall’11 al 13 ottobre, otto gli chef in gara che si sfideranno ai fornelli. Con due novità: il pubblico potrà osservare e assaggiare i piatti
La passione per i prodotti vegetali e un certo senso di responsabilità per la società, che può essere “guidata”, in cucina, attraverso l’esempio: sono le caratteristiche che accomunano tutti gli otto chef partecipanti di The Vegetarian Chance 2019, il concorso ispirato dalla cucina di Pietro Leemann, presidente di giuria (e con il giornalista Gabriele Eschenazi), e la Joia, ristorante pioniere dell’alta cucina vegetariana in Italia, e primo ristorante vegetariano europeo a conquistare la stella Michelin, nel 1996, ed ancora l’unico stellato vegetariano in Italia, che quest’anno compie 30 anni (e che festeggerà il 29 settembre, con un compleanno a porte aperte tutto dedicato al naturale, dal vino ai piatti proposti, ndr), in scena a Torino dall’11 al 13 ottobre.
Edizione che, apparentemente, parla asiatico, con due concorrenti giapponesi, Ueda Satoru e Hayao Watanabe, una taiwanese, Shu Yuan Chen Tsai e una coreana, Baek Sunjing. In realtà gli chef della sesta edizione di The Vegetarian Chance sono la testimonianza di una sempre maggiore commistione delle cucine e delle culture nel mondo senza che nessuno dimentichi la propria identità. Infatti Ueda Satoru e Hayao Watanabe lavorano in Italia, Shu Yuan Chen Tsai vive da anni a Madrid, Baek Sunjing risiede in Giappone. In più l’italiano Walter Casiraghi lavora a Mosca. Più tradizionali gli altri tre concorrenti: Sylvester Schatteman, belga, Gabriele Vergura e Gabriele Grilli, italiani.
Ma proprio perché obiettivo del concorso è quello di dimostrare come la cucina vegetariana e vegana, fatta esclusivamente di prodotti naturali e biologici, sia versatile e adatta ad uno stile ricercato e sofisticato, ma anche semplice e genuino, quest’anno ci saranno due novità: per coinvolgere maggiormente il pubblico, sarà possibile seguire il concorso in diretta osservando i concorrenti nella cucina a vista del ristorante di Edit; ed inoltre si potrà avere un assaggio della cucina dei concorrenti acquistando il piatto 8×8, che conterrà otto finger food preparati direttamente dai cuochi concorrenti per il pubblico. Fonte: WineNews, 27.09.2019