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Set 26 2016

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TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO: MATTARELLA “TERRA E CIBO QUESTIONI CRUCIALI

 “Terra Madre è una sfida italiana e un incontro con il mondo. Ma per aprirsi al globale bisogna avere radici sane. Non dobbiamo andare verso il prodotto unico e l’appiattimento culturale. Ci mancherebbe la libertà e il mondo sarebbe più povero, senza bellezza. L’originalità delle colture e culture sono le basi del rispetto reciproco e della convivenza, fondamentali per la costruzione della pace e dello sviluppo sostenibile. La vostra battaglia sono idee che si sono fatte strada nella pubblica opinione. Curare la terra e ripensare al cibo come strumento della vita delle persone sono questioni politiche cruciali. E come il Made in Italy è un risultato d’insieme, di bellezza, natura, cultura, società, Terra Madre allarga questo gioco di insieme alle comunità del mondo”. Ecco Slow Food nelle parole, ieri a Torino, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a “Terra Madre Salone del Gusto” (secondo Presidente nella storia a visitarlo dopo Napolitano). “La sua presenza – ha detto il fondatore della Chiocciola Carlo Petrini – mi dà forza per ribadire la nostra italianità. Ma mai come oggi anche in Italia la nostra economia non rispetta gli agricoltori. Si paga il grano come 30 anni fa, la situazione è disperata, le aziende chiudono. Una delle autorità più importanti del Pianeta ha detto che questa economia uccide, e noi dobbiamo ascoltarlo. È nell’Italia contadina, che il profeta laico Pasolini ci invitava a rispettare, che batte il nostro cuore, e sono i contadini con la schiena dritta che ci hanno insegnato a vivere, nelle mie Langhe come nella sua Sicilia, Presidente”. E se tre sono i verbi indicati da Petrini per cambiare – “imparare invece di insegnare, dai poveri e dai contadini, restituire la terra ai popoli colonizzati, e poi, la parola più bella, condividere” – uno lo ha proposto anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina: “far sedere Terra Madre e Petrini al tavolo del G7 dei Ministri dell’Agricoltura, in Italia nel 2017”. Infine, il sogno di Petrini e di Slow Food: un orto al Quirinale, la “Casa degli italiani”. “Castel Porziano, che ha l’orto come ha detto Mattarella, è una residenza distaccata, non si può dire come il Quirinale. Io intendevo a Roma” ha detto oggi a WineNews. fonte: Winenews

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