I cosiddetti “premi speciali” sono certamente tra i giudizi più attesi e più chiacchierati nel mondo del vino e rappresentano il ghiotto “anticipo” ai famosi “Tre Bicchieri” che la guida del “Gambero Rosso”, la più venduta d’Italia, sforna ogni anno (e che, da qualche giorno, sono on line sul Gambero Rosso, centellinati per regione).
Ed è proprio sui premi speciali di uno degli editori del mondo del vino più comunicato del nostro Paese, che siamo in grado di fornire rumors, a testimonianza di un’importanza reale. I “premi speciali” sono assegnati alle persone e alle aziende che, molto spesso, disegnano il futuro enologico del Bel Paese e rappresentano una sorta del meglio del meglio del panorama enologico italiano.
Stando alle indiscrezioni, dunque, la cantina dell’anno 2011 dovrebbe essere quella siciliana di Tasca d’Almerita, una vera e propria griffe protagonista assoluta del successo enologico della Sicilia; il miglior rosso, il Carignano del Sulcis Superiore Arruga 2007 della cantina Sardus Pater. Il miglior bianco dell’anno sarebbe il marchigiano Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra “Vecchie Vigne” 2009 di Umani Ronchi, una cantina ha segnato il rilancio dell’enologia delle Marche. Il vino dolce 2012 sarebbe, invece, la vendemmia tardiva Cristina 2008 della cantina veneta Roeno.
La cantina emergente si trova in Toscana e dovrebbe essere quella di Mattia Barzaghi nel territorio della “storica” Vernaccia di San Gimignano; per le “bollicine”, dovrebbe trionfare il Franciacorta Extra Brut 2005 dell’azienda Ferghettina. Il premio come viticoltore dell’anno sarebbe, invece, assegnato, ex aequo, al siciliano Girolamo Russo e al laziale Sergio Mottura. Il premio per la viticoltura sostenibile andrebbe, invece, all’altoatesino Alois Lageder. Il vino con il miglior rapporto qualità/prezzo sarebbe il Lambrusco di Sorbara Leclisse 2010 di Gianfranco Paltrinieri.
Sempre stando ai rumors, scomparirebbe il premio all’enologo dell’anno, considerato dal team di degustazione del “Gambero Rosso”, che realizza la guida, curata dal “triumvirato” composto da Marco Sabellico (il più anziano), da Gianni Fabrizio e da “lady wine” Eleonora Guerini, un premio ormai inutile, perché a caratterizzare ogni vino deve essere esclusivamente lo stile aziendale.
Fonte: winenews