Nel 2023 Slow Fish, dall’1 al 4 Giugno, torna, integralmente, a popolare l’area di Porto Antico e di Piazza Caricamento.
“Genova, è una delle città più belle del mondo. Prima del ’92 il porto era separato dalla città, ma da allora Genova ha potuto ritrovare il suo contatto con il mare e ristabilire un rapporto con l’acqua».
Renzo Piano
Dopo le prime edizioni di Slow Fish, la storia dell’evento è profondamente intrecciata con l’evoluzione continua dell’area che, a sua volta, è profondamente intrecciata con la storia della città di Genova, di cui rappresenta a tutti gli effetti il cuore storico.
È su Porto Antico e Piazza Caricamento che si troveranno le principali aree dell’evento:
- Chioschi regionali con gli stand degli espositori
- l’ENOTECA affacciata sul mare, nello splendido contesto di Piazza delle Feste
- la SLOW FISH ARENA con il suo programma di approfondimenti e racconti con degustazioni
- le attività di educazione realizzate all’interno della Città dei bambini e dei ragazzi
- i FOOD TRUCK, CUCINE DI STRADA, BIRRIFICI ARTIGIANALI, con il loro ricchissimo ventaglio di proposte
- i Laboratori del Gusto…
La storia del Porto Antico di Genova – partner di Slow Fish 2023 – è la storia di un porto in continua evoluzione. È la storia di un approdo che ha seguito il corso delle innovazioni nella costruzione delle navi e nella gestione dei carichi, modificando la linea della costa e delle strutture portuali, con costanti adeguamenti e interventi.
Nella seconda metà del Novecento i traffici portuali si sono gradualmente spostati verso il Ponente cittadino e la vecchia area è rimasta di fatto inutilizzata, fino a che la ristrutturazione realizzata in occasione delle celebrazioni colombiane nel 1992 non l’ha ricollegata fisicamente alla città, restituendole il ruolo centrale e trainante per Genova.
Da allora, l’area non ha smesso di migliorarsi e rinnovarsi. Di offrire sempre nuovi motivi di interesse ai visitatori che quotidianamente la vivono, siano essi i genovesi stessi o i turisti sempre più numerosi e sempre più attratti dalla ricchezza dell’offerta culturale del nuovo waterfront genovese.
Storie di mare: Piazza Caricamento
Piazza Caricamento era in passato una delle aree più chiassose e trafficate della città. Storicamente era infatti una stazione di testa della ferrovia, un’area che molte foto di fine Ottocento e inizio Novecento mostrano affollata di carri trainati da cavalli, asini e buoi, in attesa di caricare o scaricare le merci.
Con Slow Fish non vogliamo smentirci e in questa piazza portiamo una varietà di proposte da gustare in piedi, tra i colori e i sapori delle tante cucine e microbirrifici selezionati per voi.
Questa pagina è in continuo arricchimento! Seguici per scoprire tutte le aree.
Organizzato da Slow Food e Regione Liguria con il patrocinio della Città di Genova, Slow Fish 2023 è a Porto Antico, Genova, dall’1 al 4 giugno. Iscriviti alla newsletter di Slow Food per essere informato su tutte le novità. #SlowFish2023
Altre notizie informazioni e programmi su https://slowfish.slowfood.it
Torna “Slow Fish”, edizione n.11, dedicato alla pesca artigianale e alla bellezza delle nostre coste
A Genova (1- 4 giugno) l’evento Slow Food e Regione Liguria propone forum, conferenze, attività di educazione, Laboratori del Gusto…
Il Porto Antico di Genova sarà il cuore di “Slow Fish” 2023
La piccola pesca sta soffrendo, a tutte le latitudini e lungo tutte le coste: le sfide sono tante, dal ricambio generazionale alla riduzione dei margini di guadagno (situazione peggiorata dai problemi strutturali e dal rincaro dei carburanti), fino alla crisi climatica. Una cultura che rischia di scomparire nel giro di poche generazioni, alla quale è dedicato “Slow Fish” 2023, edizione n. 11, dal 1 al 4 giugno, al Porto Antico di Genova. Organizzato da Slow Food e Regione Liguria, l’evento vanta un programma ricchissimo: dalle attività di educazione (insieme all’Acquario di Genova) agli approfondimenti, con le conferenze internazionali e i forum “La parola ai pescatori”. E, come sempre, negli eventi Slow Food, non manca il piacere della degustazione, con i Laboratori del Gusto, gli aperitivi quotidiani, l’area dei Food truck, le Cucine di Strada, le birre artigianali e l’Enoteca, con 300 etichette selezionate. Ma ci sono anche il Mercato, che, con le sue bancarelle, espone il meglio dei prodotti della pesca e dell’agricoltura costiera, e i Presidi Slow Food, che tutelano la ricchezza di biodiversità dell’ecosistema. Ed ancora le cene che hanno per protagonisti gli ecosistemi costieri, e le lezioni di cucina con Slow Food, il progetto che esalta l’esperienza, i valori e la conoscenza dei cuochi e del mare.
“Il tema 2023 è “Coast to Coast” – racconta Serena Milano, direttrice Slow Food Italia – abbiamo voluto puntare sulla relazione tra esseri umani e natura. L’obiettivo è superare i confini amministrativi per occuparci della terra e della sua relazione con l’uomo, puntando quindi sugli ecosistemi. Tutto è connesso ed è una ricchezza da conoscere e preservare. A “Slow Fish” ci occupiamo ovviamente della costa, di quella linea che è luogo di scambio e incontro e che cambia in continuazione, per l’arrivo dei rifiuti dai fiumi, delle maree e degli uragani, dell’azione degli uomini e delle città. In qualunque parte del mondo ci si trovi, la nostra vita dipende dal mare, innanzitutto perché è il polmone blu, con il 50% dell’ossigeno generato grazie al plancton. Per capire meglio questo rapporto a Slow Fish avremo Pierre Mollo, studioso francese che ha passato tutta la vita a convincere le istituzioni dell’importanza di proteggere il plancton e che dialogherà insieme al geologo Jacopo Pasotti e a Mariasole Bianco, che ci porterà le sue proposte per coniugare un’esistenza armonica tra la vita degli uomini e l’economia. Parleremo dell’acqua che manca, dalla cima delle montagne al delta del Po con la biologa che lavora per monitorarne il bacino, Anna Gavioli, e capire come sta cambiando. Insieme a lei Francesca Greco, geografa ed esperta di risorse idriche, e il climatologo Luca Mercalli. Parleremo di inquinamento, per quanto possibile in senso costruttivo dando voce a chi il mare lo ripulisce, dalla plastica innanzitutto. Ma anche a chi sta recuperando la posidonia spiaggiata trasformandola in energia, grazie alla testimonianza del Sindaco di Pollica, Stefano Pisani. E, infine, parleremo delle città costiere, a partire dal loro rapporto con il mare, un rapporto che talvolta le città hanno dimenticato. Come Taranto, che ha puntato per anni su una monocultura industriale e che adesso sta cercando un riscatto a partire dal rapporto millenario con il mare. E poi daremo voce ai pescatori: partiamo ovviamente dalla Liguria e dalle esperienze individuate con le associazioni della pesca liguri, ma racconteremo tutta l’Italia delle tecniche antiche, saperi e culture preziose senza dimenticare i pescatori d’acqua dolce”.
“Mai come quest’anno “Slow Fish” rappresenta – afferma il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – davvero una rinascita vera e completa di questa terra dopo la pandemia, come ci dicono i più importanti indicatori economici. E siamo orgogliosi di continuare ad ospitare a Genova una manifestazione che parla all’Italia intera, mettendo al centro gli argomenti della conoscenza, della sostenibilità e dell’integrazione tra straordinari e inestimabili patrimoni del nostro Paese come il mare, le sue tradizioni enogastronomiche, la pesca e tutto quello che le è legato”. Fonte: WineNews,19.04.2023