Riuscitissima serata alla Hosteria del Vapore di Carobbio degli Angeli all’interno delle iniziative riguardanti il progetto di Selvatici e buoni a tavola promosso dall’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food, dall’Università di Milano e dalla Fondazione UNA.
Non poteva essere altrimenti dato che l’Hosteria del Vapore è stata per anni nella Guida delle Osterie d’Italia, famosa per la sua Punta Ripiena che la mamma di Gian Paolo cucinava alla grande.
Anche qui grande seguito per un menu interessante e particolare che accostava il dolce ed il salato in un equilibrio di piatti veramente bello.
L’aperitivo è accompagnato da una prelibata focaccia con il ragù d’anatra; per cominciare l’antipasto tartare di capriolo, piuttosto succulenta e morbida, accompagnata da Primula Rossa 2017 dell’azienda La Cornasella, traglio di merlot e moscato di scanzo.
Continuando il risotto da Carnaroli Acquarello con stracchino all’antica dei Locatelli di Vedeseta e carne di cinghiale. Interessante l’accoppiamento stracchino-cinghiale e l’accompagnamento del Valcalepio Rosso Doc 2015 Caravaggio dell’azienda Colle dell’Aia.
Il piatto forte (per riempirci, come diceva il menu) la lombatina di cervo ai profumi di sottobosco, con il dolce dei frutti che si accoppiava al salato del cervo in un equilibrio davvero interessante. In accompagnamento il Patrizio di Eligio Magri, taglio bordolese Cabernet sauvignon e merlot, con parziale leggero appassimento delle uve che ben si accompagnava al piatto.
In conclusione Sorprese del Bosco accompagnato dal Guelfo Nero del Manuel Biava, annata 2007, cabernet franc e merlot. (silvio, foto luca)
Alcune Immagini
I piatti
I golosi