Tutte le novità (e non solo) della nuova annata della guida ai locali dove mangiare “buono, pulito e giusto”: a ricevere l’ambita Chiocciola sono state 270 osterie
È necessario “soffermarsi sul valore dell’accoglienza, che vuol dire garantire al vostro cliente un atteggiamento di benevolenza. Penso che questo gioco di sentimenti e di sensazioni debba essere il più sincero possibile”. E’ stata presentata con queste parole, videoregistrate, di Carlin Petrini, l’edizione 2023 delle Osterie d’Italia di Slow Food Editore. Una pubblicazione importante, ancor di più nei giorni in cui si parla di identità alimentare e necessità di salvaguardare le comunità agricole.
Una fotografia, quella di questo particolare segmento ristorativo, che risulta particolarmente positiva, a partire dal numero di nuovi ingressi, che si conferma decisamente alto. Sono 139, infatti, le novità rispetto allo scorso anno, quasi tutti “locali aperti di recente e, soprattutto, da giovani cuochi e cuoche, imprenditori e imprenditrici che, tra i tanti modelli offerti dalla ristorazione contemporanea, hanno scelto di calzare proprio quello dell’osteria” come hanno commentato Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni, curatori della guida. Nel gruppo delle giovani novità, tanti sono i professionisti che dopo esperienze al di là delle alpi e in segmenti spesso di alta cucina, hanno deciso di tornare a un racconto del proprio territorio in una chiave più concreta e tradizionale. Fenomeno, questo, che “si attesta nelle grandi città che attingono alle ricette, gli ingredienti e le idee della cucina di mercato, così come in provincia, anche in zone remote e non facilmente accessibili che valgono ben il viaggio grazie alle osterie che si fanno a tutti gli effetti meta d’interesse”.
Tra le novità di quest’anno, accanto alla Chiocciole e alla Bottiglia (riguardante le carte dei vini), arriva anche il bollino del Bere Bene, dedicato a tutte quelle osterie con una valida proposta di bevande – che non siano vino – alcoliche e non alcoliche, a partire dalle birre e arrivando ai centrifugati, passando per distillati e cocktail. A ricevere la Chiocciola nella trentatreesima edizione della guida sono 270 osterie, mentre ad aggiudicarsi la Bottiglia e il Bere Bene sono rispettivamente in 450 e 126 locali. La regione con il maggior numero di Chiocciole è la Toscana (27), seguita dal Piemonte (26) e dalla Campania (25). Ai simboli storici e all’ultima novità, vengono affiancati da quest’anno il simbolo del pane (assegnato ai locali con una buona selezioni di prodotti da forno) e quello dell’olio. A completare questo racconto così particolareggiato, ci pensano gli inserti regionali, dedicati di volta in volta alle particolarità di una determinata zona geografica, come le pizzerie in Campania o le piadine in Emilia-Romagna. fonte: laRepubblica, IL GUSTO, Lara De Luna, 24.10.2022
Osterie, trend positivo: modello di ristorazione sempre più scelto da giovani cuochi e imprenditori
Torna la guida “Osterie d’Italia 2023”, lo storico sussidiario del mangiar bene firmato Slow Food, che recensisce 1730 locali del Belpaese
La copertina della nuova guida “Osterie d’Italia 2023”
Il Premio Miglior Oste a Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi di “La Campanara” di Pianetto di Galeata, il Premio Miglior Carta dei Vini a “Devetak” di Savogna d’Isonzo, il Premio Miglior interpretazione della cucina regionale all’ “Osteria Sora Maria e Arcangelo” di Olevano Romano, il Premio Novità a “Casa Colet” di Monastero di Vasco, il Premio Miglior Giovane a Greta Gemmi di “Al Resù” di Lozio, il Premio Miglior Dispensa all’ “Enoteca della Valpolicella” di Fumane, il Premio Selezione Bere Bene a “Controvento” di Porto Sant’Elpidio, “Ada” di San Sperate e “Da Roberto Taverna in Montisi” a Montalcino. Ecco i premi speciali assegnati dalla guida “Osterie d’Italia 2023” Slow Food, a cura di Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni, lo storico sussidiario del mangiar bene all’italiana. L’edizione n. 33 della guida raccoglie 1.730 indirizzi, con 270 locali premiati con la Chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food. Sono i 126 locali premiati con il Bere Bene, un nuovo riconoscimento per la curata selezione di bevande, e 450 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini.
La guida by Slow Food raccoglie come sempre la ristorazione italiana più autentica, tra osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti, scelti per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. Un ottimo segnale dello stato di salute di questo specifico segmento di ristorazione è dato dall’alto numero di nuovi ingressi – 139 novità rispetto alla scorsa edizione, “molti dei quali aperti di recente e, soprattutto, da giovani cuochi e cuoche, imprenditori e imprenditrici che, tra i tanti modelli offerti dalla ristorazione contemporanea, hanno scelto di calzare proprio quello dell’osteria”, commentano i curatori.
È il caso di giovani professionisti che, dopo svariate esperienze all’estero, in segmenti totalmente diversi, come quello del fine-dining e in ristoranti di ben altro stampo e calibro, scelgono di assumere una forma precisa, che nella sua naturale identità permette di rispondere anche a questioni contemporanee sulla sostenibilità ambientale e umana attraverso un racconto autentico, genuino e accogliente della grande ricchezza di biodiversità, cultura e tradizione enogastronomica territoriale. Fenomeno, questo, che si attesta nelle grandi città che attingono alle ricette, gli ingredienti e le idee della cucina di mercato, così come in provincia, anche in zone remote e non facilmente accessibili che valgono il viaggio grazie alle osterie che si fanno a tutti gli effetti meta d’interesse.
Accanto allo storico riconoscimento della Chiocciola, assegnato a quelle osterie che si distinguono per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori del buono, pulito e giusto di Slow Food, e al riconoscimento della Bottiglia, che segnala una proposta di vini articolata, rappresentativa del territorio e con prezzi onesti, in Osterie d’Italia 2023 compare un nuovo riconoscimento: il Bere Bene, assegnato a quelle osterie che offrono, accanto o in sostituzione a una valida proposta di vini, una selezione di bevande alcoliche e non – birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi – scelti con attenzione e personalità. Ad aggiudicarsi la Bottiglia e il Bere Bene sono rispettivamente in 450 e 126 locali.
La regione con il maggior numero di Chiocciole è la Toscana (27), seguita dal Piemonte (26) e dalla Campania (25). Ai simboli che guidano il lettore nel racconto della proposta di ogni osteria – come l’orto di proprietà, una selezione di formaggi di qualità e identitaria, una buona offerta vegetariana, di vini al calice e tanti altri – si uniscono due novità che mettono in luce i punti di forza, le eccellenze e gli elementi rappresentativi del territorio proposti da ogni osteria: il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità, e il simbolo dell’olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio. A completare uno spaccato così dettagliato sono ancora gli inserti regionali, ovvero sezioni dedicate a realtà con specifiche peculiari di ogni regione, e solo lì ritrovabili: ne sono esempio le pizzerie in Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia Romagna, e ancora i trippai toscani, i farinotti liguri e i mangiari di strada siciliani. Assegnati anche i nove premi speciali, tre in più rispetto allo scorso anno: si è aggiunto infatti il premio Selezione Bere Bene, assegnato a tre osterie rispettivamente al Nord, Centro e Sud Italia, per premiare e incoraggiare la cura nella selezione e nella proposta di bevande di qualità e personalità oltre la carta dei vini. Fonte: WineNews, 25.10.2022
Presentata la Guida 2023: Osterie di fuori porta
La presentazione dell’edizione 2023 della Guida Osterie d’Italia è stata l’occasione per sottolineare i concetti da sempre alla base della filosofia di Slow Food
Foto Gabriella Clare Marino – Unsplash
La scenografia, con il palco arredato da tavoli apparecchiati con tovaglie a quadretti bianchi e rossi e un iconico fiasco, vuole essere un messaggio di stile inconfondibile che riporta alla tradizione italica dell’ospitalità più semplice.
L’intervento del Fondatore Carlin Petrini che, introducendo il lavoro svolto dai curatori, Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni, che hanno voluto soffermarsi sul valore dell’accoglienza, indica nella sincerità uno dei principi che debbono ispirare l’atteggiamento dell’Oste quando apre la sua casa agli ospiti.
Il contributo all’attualità di Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia, nel richiamare la primogenitura del movimento quando si parla di Sovranità alimentare, che non è da confondere con autarchia e non è altro che il diritto dei popoli a determinare le proprie politiche alimentari, senza costrizioni esterne legate a interessi privati e specifici.
Gli interventi, moderati dall’attore Matteo Caccia, di alcuni tra coloro che sono stati insigniti del premio Oste dell’anno nelle precedenti edizioni, nonché di alcuni premiati nella nuova edizione, tutti d’accordo nel definire Onestà il principio ispiratore del proprio mestiere di ristoratore: onestà nel comportamento con i clienti, nel rapporto di lavoro con i propri collaboratori, nella scelta delle materie prime, nel raccontare il proprio territorio, nella rappresentazione di una comunità.
I numeri della Guida raccontano una modalità che garantisce al lettore una conoscenza diffusa e approfondita delle Osterie raccontate, perché di racconto si tratta, infatti le descrizioni non vogliono essere recensioni, ma rappresentazione di un modo di essere, di porsi. Un po’ l’atteggiamento di ascolto che ciascuno di noi, oste o cliente deve imparare ad avere per entrare in sintonia con chi abbiamo davanti.
Pertanto, 1730 indirizzi visitati da 240 collaboratori, qualcuno in forza fin dalla prima edizione, 139 novità e 270 chiocciole, ma anche 450 bottiglie, per la curata selezione di vini e 126 con un nuovo riconoscimento il Bere Bene, per la curata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati.
Ai simboli che guidano il lettore nel racconto della proposta di ogni osteria – come l’orto di proprietà, una selezione di formaggi di qualità e identitaria, una buona offerta vegetariana, di vini al calice e tanti altri – si uniscono due novità che mettono in luce i punti di forza, le eccellenze e gli elementi rappresentativi del territorio proposti da ogni osteria: il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità, e il simbolo dell’olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio. Fonte: Linkiesta, Gastronomika, Aldo Palaoro , 26.10.2022
I premi speciali “Osterie d’Italia 2023”
Miglior Oste
Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi – La Campanara – Pianetto di Galeata
Miglior Carta dei Vini
Devetak – Savogna d’Isonzo
Miglior Interpretazione della Cucina Regionale
Osteria Sora Maria e Arcangelo – Olevano Romano
Premio Novità
Casa Colet – Monastero di Vasco
Premio Miglior Giovane
Greta Gemmi – Al Resù – Lozio
Premio Miglior Dispensa
Enoteca della Valpolicella – Fumane
Premio Selezione Bere Bene
Controvento – Porto Sant’Elpidio
Ada – San Sperate
Da Roberto Taverna in Montisi – Montalcino
Le Chiocciole 2023
Piemonte
1. Osteria dell’Arco
2. ‘L Bunet – New Entry
3. Battaglino
4. Boccondivino
5. Fuorimano – New Entry
6. Reis Cibo Libero di Montagna – New Entry
7. Il Moro
8. Cacciatori
9. Madonna della Neve
10. La Torre
11. Locanda dell’Arco
12. La Speranza
13. Locanda Fontanazza – New Entry
14. Lou Pitavin
15. Repubblica di Perno
16. Cantina dei Cacciatori
17. Corona di Ferro
18. Osteria della Pace
19. Del Belbo da Bardon
20. La Coccinella
21. Impero
22. Antiche Sere
23. Consorzio
24. Osteria dell’Unione – New Entry
25. Locanda del Falco
Liguria
1. Cian de Bià
2. Mse Tutta
3. Il Castagneto
4. A Viassa
5. Raieü
6. Ligagin
7. Baccicin du Caru
8. La Brinca
9. U Giancu
Lombardia
1. Visconti
2. Le Frise
3. La Madia
4. Locanda degli Artisti
5. Hostaria Viola
6. Tamì – New Entry
7. Da Sapì
8. Antica Trattoria Piè del Dos
9. Caffè la Crepa
10. Al Resù
11. Trattoria del Nuovo Macello – New Entry
12. Trippa
13. Prato Gaio
14. Guallina
15. Trattoria dell’Alba
16. Osteria del Miglio 2.10
17. Polisena l’Altro Agriturismo – New Entry
18. Lago Scuro
19. Lamarta
Trentino Alto Adige
1. Maso Santa Romina
2. Osteria della Locanda Fiore
3. Locanda delle Tre Chiavi
4. Boivin
5. Lusernarhof
6. Osteria Storica Morelli
7. Nerina
8. Rifugio Maranza
9. Alto Adige
10. Kürbishof
11. Oberraut
12. Alter Fausthof
13. Pitzock
14. Lerchner’s in Runggen – New Entry
15. Lamm Mitterwirt
16. Waldruhe
17. Durnwald
Veneto
1. Laita La Contrada del Gusto
2. Zamboni
3. Alle Codole
4. Pironetomosca
5. La Muda di San Boldo – New Entry
6. Dai Mazzeri
7. Enoteca della Valpolicella
8. Locanda Aurilia – New Entry
9. Al Ponte
10. Madonnetta
11. Il Sogno
12. Da Paeto
13. Arcadia
14. Locanda Solagna
15. Al Forno
16. Antica Trattoria al Bosco
17. San Siro
18. Da Doro
19. Isetta
20. Il Capriolino – New Entry
21. Friuli
22. Ai Cacciatori
23. Borgo Poscolle
24. Al Castello
25. Rosenbar
26. Ivana & Secondo
27. Allo Storione – New Entry
28. Devetak
29. Da Alvise – New Entry
30. Stella d’Oro
Emilia-Romagna
1. Osteria Bottega
2. Trattoria di Via Serra
3. La Lanterna di Diogene
4. Campanini
5. Locanda Mariella
6. Laghi
7. Badessa
8. Da Faccini
9. La Baita
10. Entrà
11. La Campanara
12. Antica Locanda del Falco
13. Antica Trattoria Cattivelli
14. Osteria di Rubbiara
15. Ostreria Pavesi
16. Arrogant Pub – New Entry
17. Osteria dei Frati
18. Amerigo dal 1934
19. Trattoria del Borgo
20. Il Cantacucco
Toscana
1. Nonno Cianco – New Entry
2. Aiuole
3. La Lina
4. Il Tirabusciò
5. Il Grillo è Buoncantore
6. La Solita Zuppa
7. Osteria del Teatro
8. Da Burde
9. Il Cibreo Trattoria
10. Osteria dell’Enoteca – New Entry
11. La Burlanda
12. Mangiando Mangiando
13. Oste Scuro
14. Azzighe-Osteria a metà – New Entry
15. Il Mecenate
16. Da Roberto Taverna in Montisi
17. Belvedere
18. La Ciottolona – New Entry
19. L’Oste Dispensa
20. La Bottegaia – New Entry
21. Caveau del Teatro
22. La Tana degli Orsi
23. Caciosteria dei Due Ponti
24. Antico Ristoro Le Colombaie
25. Agriosteria La Casa del Buono – New Entry
26. Il Conte Matto
27. Buonumore
Umbria
1. L’Acquario
2. La Miniera di Galparino
3. Tipico Osteria dei Sensi
4. I Birbi
5. Stella
6. Il Capanno
Marche
1. Osteria del Castello
2. Agra Mater
3. Da Maria
4. Gallo Rosso
5. Ophis
6. Da Rita
7. Vino e Cibo
Lazio
1. Nu’ Trattoria Italiana dal 1960
2. Iotto
3. Lo Stuzzichino
4. Il Calice e la Stella – New Entry
5. Trattoria del Cimino – New Entry
6. Locanda del Ditirambo
7. La Piazzetta del Sole
8. ‘Na Fojetta – New Entry
9. L’Oste della Bon’Ora
10. Sora Maria e Arcangelo
11. Osteria del Vicolo Fatato
12. Da Armando al Pantheon
13. Da Cesare
14. Grappolo d’Oro
15. Pennestri – New Entry
16. Pro Loco D.O.L.
17. SantoPalato – New Entry
18. Il Casaletto
Abruzzo
1. PerVoglia
2. Zenobi
3. La Bilancia
4. Borgo Spoltino – New Entry
5. Sapori di Campagna
6. Taverna de li Caldora
7. Taverna 58 – New Entry
8. Font’Artana
9. Vecchia Marina
10. La Corte
11. Terra di Ea – New Entry
12. Cibo Matto
Molise
1. La Grotta da Concetta
Puglia
1. Le Macare
2. Antichi Sapori
3. PerBacco
4. Antica Osteria La Sciabica
5. Casale Ferrovia
6. Cibus
7. ‘U Vulesce
8. La Bottega dell’Allegria – New Entry
9. La Cuccagna
10. La Taverna del Duca
11. Canneto Beach 2
12. Masseria Barbera
13. L’Antica Locanda
14. Peppe Zullo
15. La Piazza
16. Botteghe Antiche
17. La Fossa del Grano
18. La Locanda di Nonna Mena
19. Taverna del Porto – New Entry
20. Ristorante Lilith
Campania
1. La Pignata
2. Valleverde Zi’ Pasqualina
3. ‘A Luna Rossa
4. Tre Sorelle
5. Gli Scacchi
6. Viva lo Re – New Entry
7. Fontana Madonna
8. La Pergola
9. Fenesta Verde
10. La Marchesella
11. Il Focolare
12. Lo Stuzzichino
13. Antica Trattoria Di Pietro
14. I Santi
15. Da Donato
16. Famiglia Principe 1968
17. Osteria del Gallo e della Volpe
18. Perbacco
19. Abraxas
20. La Ripa
21. La Locanda della Luna – New Entry
22. ‘E Curti
23. ‘O Romano
24. La Piazzetta
25. Il Cellaio di Don Gennaro
Basilicata
1. Gagliardi
2. Al Becco della Civetta – New Entry
3. Da Peppe
Calabria
1. Pecora Nera
2. Il Tipico Calabrese
3. Le Muraglie – New Entry
4. La Taverna dei Briganti
5. Il Ritrovo dei Picari
6. La Collinetta
7. Calabrialcubo
8. La Tana del Ghiro
9. Il Vecchio Castagno
10. U Ricriju
Sicilia
1. Ginger People&Food – New Entry
2. Terracotta
3. Nangalarruni
4. Mé Cumpari Turiddu – New Entry
5. Le Macine – New Entry
6. Oasi Osteria del Mare
7. Casa & Putia – New Entry
8. 4 Archi
9. Andrea
10. Lo Scrigno dei Sapori
11. Trattoria del Gallo
12. Buatta – New Entry
13. Corona Trattoria
14. Cucina e Vino – New Entry
15. Da Luciana
16. Fratelli Borrello
17. Latteria Mamma Iabica
18. Cantina Siciliana
19. Caupona Taverna di Sicilia
Sardegna
1. La Locanda dei Buoni e Cattivi
2. Su Recreu
3. Il Rifugio
4. Letizia
5. La Rosa dei Venti