Anche per la guida di Slow Food, Slowine, è il Piemonte la più grande Regione del vino italiano. Una Guida diversa dalle altre per la filosofia che la genera con tre diverse categorie di premi: premio al Grande Vino, al Vino Slow (etichette “buone pulite e giuste”) e al Vino Quotidiano (sotto i dieci euro la bottiglia).
Il Piemonte la fa da padrone (come del resto anche nella Guida del Gambero Rosso, nella Guida Veronelli e in quella dell’AIS): 54 i Grandi Vini (con 3 cantine con 2 “titoli”).
Tripartizione che vale anche per le cantine, a cui Slowine dedica particolare attenzione: la Chiocciola, il riconoscimento più importante, va a quelle che interpretano, nel loro “modus operandi”, i valori di Vigneron d’Europe e Slow Food; la Bottiglia, alle aziende con un’ottima qualità media per tutte le bottiglie; la Moneta a quelle con un buon rapporto qualità/prezzo in tutta la produzione.
Tornando ai Grandi Vini, i pluripremiati sono grandi classici dell’enologia italiana: in Piemonte, Gaja (Barbaresco 2007 e Sorì San Lorenzo 2007), Giacosa (Barbaresco Asili 2007 e Barolo Rocche del Falletto Riserva 2004) e Giacomo Conterno (Barolo Cascina Francia 2006 e Barolo Monfortino Riserva 2002).
Segue a ruota, come per le altre Guide, la Toscana con 35 Grandi Vini, ma con una sola pluripremiata: Poggio di Sotto (Brunello di Montalcino Riserva 2004 e Rosso di Montalcino 2007). Nel resto d’Italia, il privilegio è soltanto per due cantine: la franciacortina Bellavista (Extra Brut Vittorio Moretti 2002 e Grand Cuvée Brut 2005) e le Cantine Ferrari dei Fratelli Lunelli (Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2001 e Trento Brut Riserva Lunelli 2003).
La guida sarà di presentata il 20 ottobre al Pala Isozaki di Torino. Nello stesso giorno Grandiosa Degustazione dei Premiati alla Venaria Reale.