La realtà emiliana vince il Premio Nazionale Innovazione con un progetto di valorizzazione e trasformazione a beneficio dell’industria della plastica
Sempre più spesso innovazione fa rima con ambiente, segno di una promettente sensibilità che sta prendendo largo anche in Italia trainata, sovente, dalle nuove generazioni di studiosi ed imprenditori. Un esempio vincente è quello di AgroMateriae, startup emiliana che ha conquistato a Bologna il Premio Nazionale Innovazione. Il suo obiettivo è quello di valorizzare e trasformare in scala industriale gli scarti in arrivo dalla filiera agroindustriale in nuove materie prime a servizio dell’industria della plastica e della bioplastica. Il prodotto di lancio si chiama WinePlastics filler (Wpl), una polvere tecnologica ottenuta dagli scarti del vino che può essere miscelata fino al 60% a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti. Un rifiuto viene dunque “valorizzato” creando a sua volta nuovo valore.
Gigantesco il mercato stimato per i “prodotti” che arrivano da Agromateriae: solo per quelli usa e getta la startup ipotizza 13 miliardi di euro, mentre packaging, agriculture e beni di consumo arriverebbero a 40-50 miliardi. “La vittoria di questo Premio è per noi fondamentale, ci consentirà di aumentare il nostro impegno in R&D per estendere il know-how” ha commentato il Ceo di AgroMateriae Alessandro Nanni.
“La premiazione di una startup che si occupa di trasformare gli scarti agroindustriali in nuove materie prime green, al servizio dell’industria plastica – spiega Alessandro Grandi, presidente di PniCube – dimostra come l’innovazione proveniente da università ed enti pubblici di ricerca italiani sia al servizio di uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta”.
Il Premio Nazionale Innovazione nasce nel 2003 dall’Associazione nazionale degli Incubatori Universitari – PniCube per diffondere la cultura d’impresa in ambito universitario e accorciare le distanze tra ricerca e mercato, stimolando il dialogo tra ricercatori, impresa e finanza. Sul podio anche la startup Sams Technology, che ha proposto in gara una marcatura innovativa del packaging per l’anticontraffazione e la tracciabilità, in particolare per l’industria farmaceutica ed alimentare. Fonte: WineNews, 7.12.2020