«

»

Nov 17 2018

Print this Articolo

OSTERIE D’ITALIA 2019

21 lombarde con la chiocciola

Guida Osterie d’Italia 2019 è stata presentata all’Agnelli Cooking Lab di Lallio (Bg). Una cerimonia soprattutto “lombarda”, organizzata da Silvia Tropea Montagnosi, coordinatrice della Guida per la Lombardia. 

A onorare l’evento è intervenuto dalla sede centrale di Slow Food il coordinatore della Guida, Eugenio Signoroni. Presente anche la responsabile regionale di Slow Food, Saula Sironi di Monza. Il pranzo ha visto confrontarsi un produttore di salumi (Maroni di Ranzanico, specializzato nella lavorazioni delle carni di pecora bergamasca) e quattro osterie lombarde: Resù di Lozio (Bs) che ha preparato un antipasto con lichene, uovo di quaglia e tartufo nero, Osteria del Crotto di Morbegno (So) che ha proposto I pizzoccheri di Maurizio, Polisena di Pontida (Bg) che ha presentato un delizioso piatto di carne di pecora gigante bergamasca e la Locanda degli artisti di Cappella de’ Picinardi (Cr) con il dessert Pandolce della locanda.

Tutti bergamaschi e tutti della stessa azienda i vini serviti. Gli elogi per la produzione della Cantina di Angelo Pecis, a San Paolo d’Argon, sono piovuti numerosi, in particolare per i piacevolissimi Terre del Colleoni Franconia doc 2017 e il Valcalepio Rosso Riserva doc 2008.

Sono ben 85 le osterie lombarde presenti nella Guida: di queste 21 hanno il simbolo della chiocciolina in quanto locali particolarmente in sintonia con i criteri della Guida: qualità, prezzo entro 40 euro in media per tre piatti, tradizione e attenzione all’utilizzo di materie prime del territorio. I locali del buon formaggio sono 24 e 33 le carte dei vini segnalate con il simbolo della bottiglia.
«Come sempre – spiega Silvia Tropea Montagnosi – la Guida racconta un caleidoscopio fatto di tanti piccoli frammenti che uniti sono la migliore immagine possibile di quale sia oggi lo stato della cucina italiana. Nell’edizione 2019 si è deciso di aprire con un decalogo che celebra le caratteristiche dell’osteria per eccellenza, partendo dall’accoglienza, che resta la pietra angolare, per proseguire con l’attenzione verso un corretto rapporto tra qualità e prezzo e la capacità dell’oste di scegliere le materie prime e di utilizzarle in modo corretto. Quest’anno – ed è la prima novità – sono stati raccolti i locali particolarmente attenti nella scelta dell’olio extravergine proposto a tavola e adoperato in cucina. Rinnovata l’attenzione per il simbolo della bottiglia, il primo a essere comparso nel 1993, che segnala quali osterie si distinguono per la selezione dei vini. Oltre alla bottiglia, come in ogni edizione, si trovano le chiocciole, per i locali che colpiscono per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza, e i formaggi, per quelli con una valida selezione di latticini. Non mancano le segnalazioni dei locali che hanno qualche camera per soggiornare, un orto di proprietà, di quelli che offrono piatti vegetariani o adatti a chi non può consumare glutine».
Quest’anno anche Osterie d’Italia scende in piazza contro il cambiamento climatico e sostiene la campagna internazionale Food for Change: il cibo, si sa, ne è allo stesso tempo vittima e soluzione, ma se ci impegniamo tutti insieme, possiamo davvero cambiare le cose. Bastano pochi gesti quotidiani quando scegliamo il nostro cibo, prediligendo una dieta amica del clima. Sapevate che un anno di buone abitudini in cucina fa risparmiare una quantità di CO2 pari alle emissioni prodotte da un’auto che percorre 3.300 km? Scoprite come dare il vostro contributo su www.slowfood.it.
Tra i temi che emergono da una lettura trasversale della guida c’è il protagonismo della montagna, luogo più difficile e scomodo ma amato soprattutto dai giovani osti che qui possono trovare prodotti e artigiani veri, territori incontaminati da cui rifornire le proprie dispense o coltivare direttamente le proprie materie prime. Sono luoghi ricchissimi di storie, tradizioni, prodotti, erbe spesso poco note e che trovano nell’osteria, nella sua cucina e nel suo pubblico un naturale punto di approdo. E poi ci sono proprio loro, i giovani che si mettono alla guida dell’osteria di famiglia o che, magari senza avere alle spalle storie di ristorazione, ci mettono studio e passione. Spesso sono osterie che guardano alla tradizione e al proprio territorio con occhi nuovi, che riescono a usare un obiettivo inedito per fotografare il luogo in cui sono e rileggerlo attraverso piatti che saranno la tradizione tra 100 anni. Fonte: Italia a Tavola, Roberto Vitali, 14.11.2018

Angelo Pecis, Silvia Tropea Montagnosi, Eugenio Signoroni, Saula Sironi

Tutte le Chiocciole della Lombardia
Burligo Palazzago (Bg)
Le Frise Artogne (Bs)
La Madia Brione (Bs)
Al Resù Lozio (Bs)
Osteria della Villetta Palazzolo sull´Oglio (Bs)
Lamarta Treviso Bresciano (Bs)
Locanda degli Artisti Cappella de’ Picenardi (Cr)
Il Gabbiano Corte de’ Cortesi con Cignone (Cr)
Caffè la Crepa Isola Dovarese (Cr)
Trattoria dell’Alba Piadena (Cr)
Lago Scuro Stagno Lombardo (Cr)
Mirta Milano (Mi)
Ratanà Milano (Mi)
Trippa Milano (Mi)
Al Ponte Acquanegra sul Chiese (Mn)
Hostaria Viola Castiglione delle Stiviere (Mn)
Locanda delle Grazie Curtatone (Mn)
Prato Gaio Montecalvo Versiggia (Pv)
Guallina Mortara (Pv)
Altavilla Bianzone (So)
Osteria del Crotto Morbegno (So)

I Formaggi
Visconti Ambivere (Bg)Al GiGianca Bergamo (Bg)
Dispensa Pani e Vini Adro (Bs)
Le Frise Artogne (Bs)
La Madia Brione (Bs)
Osteria dell’Angelo Gussago (Bs)
Osteria della Villetta Palazzolo sull´Oglio (Bs)
Locanda degli Artisti Cappella de´ Picenardi (Cr)
Il Gabbiano Corte de´ Cortesi con Cignone (Cr)
Trattoria dell’Alba Piadena (Cr)
Lago Scuro Stagno Lombardo (Cr)
Cascina Galbusera Nera La Valletta Brianza (Lc)
Sali e Tabacchi Mandello del Lario (Lc)
La Piana Carate Brianza (Mb)
Ratanà Milano (Mi)
L’Osteria del Treno Milano (Mi)
Hostaria Viola Castiglione delle Stiviere (Mn)
Fugazza San Damiano al Colle (Pv)
Prato Gaio Montecalvo Versiggia (Pv)
Guallina Mortara (Pv)
Trippi Montagna in Valtellina (So)
Altavilla Bianzone (So)
Osteria del Crotto Morbegno (So)

Le Bottiglie
Ai Burattini Adrara San Martino (Bg)
Visconti Ambivere (Bg)
Burligo Palazzago (Bg)
Al GiGianca Bergamo (Bg)
Dispensa Pani e Vini Adro (Bs)
La Madia Brione (Bs)
Da Sapì Esine (Bs)
Osteria dell’Angelo Gussago (Bs)
Trattoria del Muliner Iseo (Bs)
Osteria della Villetta Palazzolo sull´Oglio (Bs)
Castello Serle (Bs)
La Miniera Tignale (Bs)
Locanda degli Artisti Cappella de´ Picenardi (Cr)
Il Poeta Contadino Casalbuttano ed Uniti (Cr)
Il Gabbiano Corte de´ Cortesi con Cignone (Cr)
Caffè la Crepa Isola Dovarese (Cr)
Trattoria dell’Alba Piadena (Cr)
Lago Scuro Stagno Lombardo (Cr)
Sali e Tabacchi Mandello del Lario (Lc)
La Piana Carate Brianza (Mb)
Le Due Colonne Truccazzano (Mi)
Ratanà Milano (Mi)
Stazione Castel d´Ario (Mn)
Mangiare Bere Uomo Donna Suzzara (Mn)
Da Bortolino Viadana (Mn)
Al Ponte Acquanegra sul Chiese (Mn)
Hostaria Viola Castiglione delle Stiviere (Mn)
Locanda delle Grazie Curtatone (Mn)
Al Casello Retorbido (Pv)
Osteria del Campanile Torrazza Coste (Pv)
Prato Gaio Montecalvo Versiggia (Pv)
Guallina Mortara (Pv)
Trippi Montagna in Valtellina (So)
Osteria del Crotto Morbegno (So)

Le osterie attente all’olio extravergine d’oliva
Visconti Ambivere (Bg)
Trattoria del Muliner Iseo (Bs)
Ratanà Milano (Mi)
Per informazioni: www.slowfood.it

Permanent link to this article: https://www.slowfoodvalliorobiche.it/osterie-ditalia-2019/