In occasione del Salone del Gusto e Terra Madre, Slow Food avrà un altro strumento per fare sentire la propria voce. Una nuova web radio che andrà in onda in diretta streaming tutti i giorni dalle 12 alle 22, dallo stand Slow Food del padiglione Oval. Il battesimo dell’etere si è svolto ieri quando Slow Food Radio ha trasmesso in diretta la grande cerimonia di apertura di Terra Madre. Al Pala Alpitour.
In italiano e inglese, la radio di Slow Food, che vede Luca Morino, responsabile editoriale e conduttore di Slow Food Radio, racconta l’agricoltura familiare attraverso le esperienze delle comunità del cibo e i prodotti dell’Arca del Gusto più curiosi e rappresentativi per i paesi e le culture di tutto il mondo. Pronti per ascoltare l’avventura di un piccolo grande “Noè russo” che ha salvato dall’estinzione alcune rare razze di oche locali, andare alla scoperta della cultura dei caffè africani e addentrarsi nei Balcani, alla scoperta di formaggi avvolti nella pelle di pecora, distillati, dolci a base di frutta.
Si parla, poi, delle sfide in cui Slow Food si sta impegnando in oltre 150 paesi del mondo: per ridurre i consumi di carne, per abbattere gli sprechi alimentari, per salvare la vita negli oceani e la biodiversità alimentare… Si dà voce allo Slow Food Youth Network, la rete dei giovani di Slow Food che conduce appuntamenti quotidiani illustrandoci le più interessanti esperienze di agricoltura urbana e “contaminando” questo grande contenitore con la propria musica. Si parla di libri, film, vini, birre e spiriti alcolici e, ovviamente, di cibo e di musica.
Come mai la radio? Nei giorni in cui in Italia festeggiamo i suoi meravigliosi 90 anni, la radio sembra non avere età: nonostante i pronostici pessimistici di qualche lustro fa, è, infatti, uno dei pochi mezzi di comunicazione, dopo internet, che ha visto salire progressivamente il proprio indice di gradimento (circa +15% solo negli ultimi 10 anni) e che non sembra dare segni di declino. Anzi, ha ancora tanto da dire, specie su temi come agricoltura, ambiente e cibo dove spesso l’informazione è approssimativa e poco accessibile. Proprio per questo, Slow Food ha deciso di scommettere sulla radio e fare cultura vera e per tutti, parlando di cibo, tradizioni, gastronomia e musica.
A dire il vero, non è la prima volta che la “gente della chiocciola” si confronta con questo mezzo di comunicazione, poiché già all’inizio degli anni Settanta molti dei futuri dirigenti di Slow Food andavano in onda dall’emittente Radio Bra Onde Rosse, che rappresentò un punto di riferimento storico e politico nel panorama culturale italiano (fu una delle prime radio libere d’Italia, quando ancora la legge le vietava: e infatti fu sequestrata a più riprese!). Con la nuova radio si ritorna al passato per pensare al futuro, e per dare voce a chi normalmente non ha accesso a questo mezzo di comunicazione – o che, al contrario, ne sta facendo un uso innovativo per diffondere la conoscenza di grandi progetti come i 10.000 orti in Africa.
Il cibo e la musica hanno, per certi versi, due storie profondamente simili e intrecciate. Come il cibo locale combatte quotidianamente contro la globalizzazione e l’imporsi di cibi industriali, così tanta parte della musica nazionale e internazionale è generalmente snobbata dalle radio “ufficiali”. Ecco allora che «l’obiettivo è sicuramente di partire dal cibo per parlare di musica e viceversa: non è così difficile e lo dimostreremo», dice Luca Morino, responsabile editoriale e conduttore di Slow Food web radio. Ed è in tal senso che va letta la collaborazione con la Putumayo Records, una nota etichetta specializzata in musica internazionale.
Drizza le antenne su Slow Food Radio !