Investiti 7 milioni di euro nella riqualificazione dell’area di 4.500 mq che ospiterà 25 botteghe del gusto con la migliore offerta gastronomica del territorio
Un caffè preso al volo, il panino nel sacchetto e la bottiglia d’acqua al distributore automatico: questa era il livello di ristorazione classica delle stazioni italiane. Ora prende piede sempre più, soprattutto nelle grandi città, una rivoluzione che trasforma le aree intorno ai binari in vere e proprie food court.
L’8 aprile sarà la volta della stazione Centrale di Milano a proporre un rinnovato luogo accogliente e sicuro per i milanesi e i turisti che visitano la città. La struttura, che aprirà l’8 aprile, è parte integrante dell’importante opera di riqualificazione di tutta l’area urbana esterna alla stazione che il Comune di Milano sta sviluppando con Grandi Stazione Retail e Ferrovie dello Stato.
A occupare i 4.500 mq dislocati su due piani con 200 mq dehor esterni oltre 25 botteghe del gusto con la migliore offerta gastronomica del territorio locale, regionale e nazionale: previsti un caseificio, botteghe di specialità cinesi e americane (con cotture a bassa temperatura),
uno spazio per verdura e frutta con vendita di frullati e una macelleria di sola carne chianina. L’investimento previsto è di oltre 7 milioni di euro e impiegherà circa 350 addetti.
Il progetto Mercato Centrale
Mercato Centrale è un progetto che nasce nel 2014 da un’idea di Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, e dall’esperienza imprenditoriale del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, leader in Italia nel settore del turismo all’aria aperta, cofondatori del progetto. Le 5 strutture aperte fino ad ora tra le quali Firenze nel 2014, Roma (2016) e Torino nel 2019 contano 10 milioni di visitatori l’anno, un fatturato cumulato di circa 53 milioni di euro nel 2019 e un EBITDA complessivo pari a 4,7 milioni di euro. Fonte: Il Sole 24 Ore, Lui.Ben., 14.02.2020
Stazione, debutta Mercato Centrale: dal mulino al caseificio, arte ed eventi – Ad aprile il distretto di piazza IV Novembre. Quasi cinquemila metri quadrati, su due piani. Baldan, ad di Grandi Stazioni: «Investimenti antidegrado»
Cibo, artigianale, di qualità. E cultura, che poi vuol dire musica (tanta), arte, eventi, sempre gratuiti. Mercato Centrale si prepara al suo grande debutto milanese. Con sulle spalle il peso della «missione» di far rinascere un pezzo della stazione, il lato che s’affaccia su piazza IV Novembre. Sono vetrine rimaste buie da anni. E da decenni assediate dal degrado. Torneranno a riaccendersi, dalle 7 alla mezzanotte, a partire dall’8 aprile: questa la promessa fatta ieri da Umberto Montano, fondatore e presidente di Mercato Centrale. Quasi cinquemila metri quadrati, su due piani, dedicati al binomio già collaudato con successo a Firenze, Roma e Torino. Trenta botteghe, mille posti a sedere, duecento mq di déhor esterni, 350 addetti, quasi sette milioni di euro d’investimento. «Vogliamo mettere in mostra quegli artigiani del cibo che purtroppo stanno scomparendo dai centri delle nostre città», spiega ancora Montano.
All’interno, un piccolo mulino, un caseificio, un mercato di prodotti biologici, un ampio spazio dedicato al pesce, due macellerie (una solo di carne chianina), un’enoteca, un fiorista, un chiosco di frutta verdura e frullati, ristornati dedicati alla cucina cinese e al barbecue all’americana. «Ma i nomi degli artigiani li riveleremo un poco alla volta», fanno sapere. Il primo a essere svelato è quello di Potafiori, il «bistrot dei fiori» già presente in città. All’offerta gastronomica si aggiungerà un ampio programma culturale e di laboratori aperti al quartiere che ruoterà attorno a uno studio radiofonico interno, affidato al dj Alessio Bertallot che ha avuto anche il compito di esplorare Milano attraverso l’arte. Il risultato è «Mi-Side», progetto che fonde diverse discipline (musica, poesia, scienze, pittura, ecc.) e si declina in sei video con altrettanti artisti milanesi underground. «È un’indagine sul territorio — spiega Bertallot — che porta alla luce i lati nascosti di una Milano inedita».
Il lato commerciale è solo un aspetto del progetto, che s’inserisce in una più ampia strategia — che unisce Grandi Stazioni Retail, Comune e Fs — di recupero della zona che circonda la Centrale, hub attraversato da 350mila passeggeri ogni giorno, 140 milioni l’anno. «Dobbiamo impadronirci, riprenderci, i luoghi della città», è l’ordine di scuderia ribadito dal sindaco Beppe Sala: di questa battaglia di riconquista «questo è un luogo simbolo». I mali sono sempre gli stessi: «In una ricerca che abbiamo commissionato tre anni fa l’85 per cento degli intervistati indicava nella sicurezza il problema della zona, mentre per il restante 15 per cento in cima c’era il degrado. È proprio su questi aspetti che stiamo lavorando», conferma Alberto Baldan, ad della società che gestisce gli spazi commerciali di 14 scali ferroviari in Italia. Prova a fare il punto l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran: «Uno degli impegni che ci siamo presi era la riapertura dei lati della stazione, con vetrine chiuse dagli anni ‘80. Serve tempo, ma su piazza Luigi di Savoia il risultato è stato ottenuto l’anno scorso e a breve sarà aperto questo spazio verso IV Novembre». Nei «prossimi mesi» s’annunciano novità per il destino dei «magazzini raccordati» nascosti nella pancia della stazione e in estate sono in programma i lavori per trasformare gli spazi verdi di Luigi di Savoia in un’area dedicata ai bambini.
Molto resta da fare di fronte alla maestosa facciata che dà su piazza Duca d’Aosta. Come lamenta Marco Olivieri, direttore dell’Hotel Gallia: «Dopo le 20 ci si sente insicuri». È un assist per l’opposizione di centrodestra. «Dobbiamo ringraziare unicamente i privati per la rigenerazione della Centrale — dice il presidente leghista del Municipio 2, Samuele Piscina —. Nessuna risposta sodisfacente invece dalla giunta». È dello stesso avviso l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato (FdI): «La situazione di degrado è nota a tutti, tranne che alla giunta». fonte: Corriere Milano, Pierpaolo Lio, 14.02.2020