“Cibo locale? Sì grazie!”: che la sfida abbia inizio! Mangia locale, mangia plurale, mangia di stagione.
In tutto il mondo oggi si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione e anche noi vogliamo unirci ai festeggiamenti della fondazione dell’Organizzazione fondata nel 1945 per combattere la fame nel mondo
E lo faremo con un gioco, una sfida che abbiamo lanciato in tutto il mondo.
Cibo locale? Sì grazie!, è la prima tappa di Menu for Change, la campagna internazionale di Slow Food che racconta la relazione tra cibo e cambiamento climatico da tutti i punti di vista: il cibo ha un grande peso nel totale delle emissioni dei gas serra, ma nello stesso tempo l’agricoltura è la prima vittima. Insieme alle comunità Slow Food in tutto il mondo, vogliamo cercare le soluzioni proprio a partire da come il cibo viene prodotto e consumato.
Lo faremo in tanti modi: raccontando le storie delle nostre comunità, interpellando esperti e coinvolgendo i cuochi, informando e dando a tutti quanti più elementi possibili per poter conoscere il cibo che portiamo in tavola.
A partire da un primo fondamentale punto: conoscere e privilegiare le produzioni locali, di piccola scala e che impiegano tecniche sostenibili è cruciale per mitigare l’impatto dell’uomo sull’ambiente. Quindi sceglierle significa consumare meno energia, produrre meno emissioni e ridurre gli sprechi. Mentre acquistare alimenti che percorrono lunghissime distanze, confezionati e spesso refrigerati in celle con un grosso dispendio di energie, si traduce in tonnellate di emissioni di gas serra che potremmo evitare. Un piccolo esempio: in occidente, un pasto percorre 1.900 chilometri dal campo alla tavola. Pensate invece che acquistando prodotti stagionali, locali e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia in un anno potrebbe risparmiare 1000 chili di emissioni gas serra (Fonte: Coldiretti) e guadagnarci in bontà e nutrienti.
Partecipando a Cibo locale sì grazie, oltre duemila persone in tutto il mondo da oggi e per tre settimane si impegnano a:
- Mangiare due pasti a settimana preparati solo con ingredienti locali e varietà autoctone
- Mangiare carne proveniente dalla mia regione e da allevamenti estensivi, attenti al benessere animale
- Fare la spesa al mercato contadino almeno una volta alla settimana
- Non comprare prodotti che abbiano percorso più di 300 km