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Apr 06 2016

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MAIS ROSTRATO ROSSO DI ROVETTA NEL REGISTRO DELLE VARIETÀ DA CONSERVARE

Si è svolta a Rovetta alla presenza di Autorità, Coltivatori del mais (Giovanni Marinoni in primis), Esperti e Tecnici l’Audizione pubblica di Regione Lombardia, con la Dott. Laura Ronchi, a conclusione dell’istruttoria per l’iscrizione del Mais Rostrato Rosso di Rovetta nel Registro Nazionale delle Varietà da Conservare ai sensi della legge 9167 dell’11.10.2013.

Al termine della cerimonia un Aperitivo a Buffet con squisitezze locali di salumi e formaggi e successivo Pranzo al Ristorante Cantinetta di Rovetta, gestito da appena tre settimane da due giovani volenterosi e bravissimi, lui in cucina e lei in sala. Due ragazzoni che ti infondono subito fiducia perchè capisci subito che sono golosi. E non c’è miglior augurio per un pranzo…

Hanno preparato un menu (che sarà sempre in carta nel loro ristorante) con tutti piatti con Mais Rostrato Rosso. Devo dire un Menu sorprendente per ricercatezza dei piatti, per la loro presentazione e per l’equilibrio gustativo dei vari componenti che componevano i piatti.

Inizio con uova in camicia su cestino di grana con mais rostrato rosso di rovetta e tartufo scorzone fresco della Valvertova. Il mais accompagnato dall’uovo al tartufo fresco era di una totale leggerezza. La polenta, scaldando il tartufo, esaltava grandemente il suo profumo. Merito anche di una materia prima formidabile.

Si continua con ravioloni di mais rostrato rosso di rovetta con ripieno di polenta su fonduta di taleggio e pesto di noci. Profumi e sapori molto intensi e forse serve alleggerire lievemente la pasta per avere un equilibrio perfetto dell’insieme.

il piatto cosiddetto forte è millefoglie di polenta di mais rostrato rosso di rovetta con filetto di manzo di razza piemontese e tisana al rosmarino. Piatto molto gustoso, inspiegabilmente leggero nel quale cogli esattamente tutti i profumi.

Il dessert: piramide di mais rostrato rosso di rovetta con salsa al cacao e gocce cremose di rhum. Un’apoteosi di sapori complessi, ma quello che sorprende in questo caso è la duttilità del mais che si presta, con le sue differenti macinazioni, anche a preparazioni dolci.

Complimenti a Dennis Stofler!

Una chicca in video dell’amico Diego Percassi con una intervista al maggior coltivatore di mais rosso rostrato di Rovetta, Davide Covelli

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