a Genova, torna Slow Fish: Dal 9 al 12 maggio la kermesse di Slow Food, con grandi chef, laboratori e dibattiti su buone pratiche ed esperienze da tutto il mondo
Il mare è un bene comune: 60 milioni di persone nel mondo lavorano nel settore della pesca e dell’acquacoltura, oltre 17.000 le specie che compongono la biodiversità marina del solo mar Mediterraneo. Eppure, è un bene a rischio, tra inquinamento e sfruttamento intensivo della pesca, tanto che secondo la Fao, oltre il 33% delle specie è pescato oltre il loro limite di sostenibilità.
Tutti temi che saranno al centro di Slow Fish, l’evento targato Slow Food, di scena dal 9 al 12 maggio a Genova, che ha proprio come tema “Il Mare: bene comune”, con un calendario fitto di eventi, tra show cooking, dibattiti su temi delicati che riguardano da vicinissimo il nostro mare, dal cambiamento climatico all’inquinamento fino alla sostenibilità della pesca, street food ed educazione alimentare per grandi e piccini. Un’occasione per gustare i sapori del mare, ma anche per riflettere su tematiche importanti, e conoscere esperienze legate alla pesca da tutto il mondo, come quelle delle “eredi delle sirene”, della Corea del Sud, donne che per pescare esplorano le profondità marine immergendosi fino a 15-20 metri e restando in apnea per oltre due minuti, o incontrando pescatori e ricercatori che arrivano da America Latina, Russia, Stati Uniti, Olanda, Turchia e Sudafrica, per fare degli esempi.
Oppure, per scoprire le “buone pratiche” per salvare il mare, dalle reti realizzate con materiali organici invece che con la plastica, o lo stop alla pesca elettrica che, almeno in Ue, sarà vietata dal 2021, dal consumo di pesce “di stagione”, aspetto poco conosciuto, al corretto smaltimento degli oli esausti, uno dei maggiori inquinanti delle acque.
E, ovviamente, se si parla di cucina, tradizione e cultura gastronomica, non mancano nemmeno i grandi nomi dell’alta cucina, protagonisti a Eataly Genova degli “Appuntamenti a tavola”: ospiti di questa edizione, la n. 9, tra gli altri, il bistellato Pino Cuttaia, maestro di stagionalità e di domesticità nel piatto, ma anche Karla Enciso, che dal Messico porta i sapori della cucina maya, forte del suo impegno ambientale e sociale nei confronti delle comunità di quei territori. Dall’Ecuador arriva invece Daniel Maldonado, che offre un saggio della ricchissima biodiversità del suo Paese e della propria esperienza gastronomica, maturata sul campo fianco a fianco con i produttori. E poi ancora i manicaretti di Gennaro d’Ignazio, l’immancabile Vittorio Fusari, accompagnato dal pescatore Andrea Soardi e lo stellato Gianfranco Pascucci, chef del ristorante Al Porticciolo di Fiumicino. Tornano anche i “punti fermi” di Slow Fish, da “Casa Slow Food”, che ospita anche le Scuole di Cucina con i cuochi dell’Alleanza Slow Food, molti appuntamenti per scuole e famiglie per il gusto di saperne sempre di più sul mondo marino, a “Fish ‘n Tips”, un percorso interattivo per scoprire i segreti del mare. Oltre ai produttori che propongono pesce fresco e conservato, sali e spezie, oli extravergini e conserve, il Mercato si anima anche con una vera e propria Cucina, dove ogni giorno si possono gustare preparazioni veloci e diverse, scoprendone la storia e le peculiarità in compagnia di una buona birra. Mentre la Piazza delle Feste rimane il fulcro della manifestazione con la Fucina Pizza & Pane in cui assaggiare le specialità sfornate da panettieri, pizzaioli e pasticcieri da tutta la penisola, a cui abbinare un calice dell’Enoteca o una preparazione proposta dai Maestri del cocktail. E non poteva mancare un pensiero per Luciano Zazzeri, maestro della cucina di mare scomparso pochi mesi fa, grande amico del mare. Fonte: Winenews, 01.05.2019