Troverete la guida sul sito dal 7 ottobre e in libreria dal 14 ottobre. domenica 11 ottobre al Sana di Bologna sarà presentato Il Manifesto Slow Food sul vino
Per gli amanti del vino (e di Slow food) l’attesa è finita.
La presentazione della guida Slow Wine 2021 si è svolta nella giornata inaugurale di “Milano Wine Week”, l’appuntamento internazionale dedicato al vino e ai sui protagonisti.
L’undicesima edizione della Guida, curata da Fabio Giavedoni e Giancarlo Gariglio, sarà disponibile a partire dal 7 ottobre su www.slowfoodeditore.it e in libreria dal 14. Slow Wine, nonostante le difficoltà dovute al Covid-19, si conferma un utile strumento di promozione e conoscenza dell’Italia del vino e un sicuro e approfondito sussidio per wine lover e non solo.
A tutto digital
Anche quest’anno infatti, Slow Wine è andata oltre il bicchiere, alla sola degustazione, sfruttando la tecnologia per coltivare quel desiderio di indagine, di approfondimento, di conoscenza e di confronto con i produttori che sono l’anima della guida da sempre: pur non riuscendo a calpestare i terreni o a stringere le loro mani, gli oltre 150 collaboratori presenti in tutte le regioni sono riusciti ad avere un contatto con la vigna e il suo conduttore realizzando una guida esaustiva, imparziale, capace di offrire un valore aggiunto a chi l’acquista.
«Gli autori hanno avuto modo di incontrare i vignaioli in visite virtuali, con un format e una serie di domande studiate in fase redazionale uguali per tutti» hanno raccontato i curatori Giavedoni e Gariglio. «Un tale cambiamento si è rivelato un’opportunità per offrire un ulteriore servizio al lettore: ben 940 schede sono corredate da un QR code che rimanda ai video delle visite virtuali condotte dai collaboratori. Sono oltre 300.000 i minuti di riprese come testimonianza di un anno eccezionale e come apertura della guida al mondo digitale».
A inquadrare nell’attuale momento storico il valore di questa rivoluzione è stato Mario Calabresi, il giornalista e scrittore, autore del progetto editoriale Altre Storie, con cui i curatori hanno avviato una riflessione sul tema dell’Informazione ai tempi del Covid: «Avete avuto la lungimiranza di trasformare un ripiego in un’opportunità. Infatti, prima in cantina ci andavate solo voi, adesso ci andiamo tutti. Possiamo permetterci di visitare una cantina molto distante da noi, avere il privilegio di ascoltare la voce del produttore, scoprire cosa c’è dietro al bicchiere che tutti possiamo degustare. Il curatore avrà perso un pezzo del suo percorso, ma da quest’anno voi avete regalato un’esperienza altrimenti impossibile anche per gli appassionati di vino. Avete regalato il viaggio, una storia fatta non solo dei caratteri della guida, ma anche di immagini e parole. E lo avete fatto entrando a casa delle persone, nelle loro vigne e nelle loro cantine. Adesso non si torna indietro, e il prossimo anno alle visite dei curatori in cantina dovete aggiungere anche l’esperienza virtuale per i vostri lettori».
I curatori, Fabio Giavedoni e Giancarlo Gariglio insieme a Mario Calabresi
E non è tutto. «Slow Wine non è solamente una guida, ma un progetto che coinvolge tutta l’associazione ed è l’espressione dei valori di Slow Food attraverso il mondo del vino. È per questo che Slow Wine non si ferma con la pubblicazione della guida, ma raggiunge i soci e gli appassionati sia attraverso il web che direttamente sui territori» sottolinea Daniele Buttignol, amministratore delegato di Slow Food Promozione Srl SB.
«Quest’anno la nostra grande degustazione si sposterà sul web: a novembre organizzeremo infatti 4 appuntamenti digitali i cui protagonisti saranno i vignaioli premiati da Slow Wine 2021. A dialogare con loro i curatori, i collaboratori e i tantissimi appassionati che formano una comunità unita dalla passione per il vino buono, pulito e giusto. Poiché con il vino è essenziale l’esperienza sensoriale e non solo la chiacchiera ecco allora che tutti gli appassionati d’Italia che parteciperanno agli incontri potranno ricevere le etichette dei produttori coinvolti, per realizzare il più grande brindisi virtuale che la nostra Italia abbia mai visto» raccontano i curatori.
I premi speciali
Uno dei momenti sicuramente più attesi della giornata è stato la consegna dei premi speciali della guida
A Giulia Negri della cantina Giulia Negri – Serradenari a La Morra (Piemonte), è stato assegnato il Premio al Giovane Vignaiolo, consegnato da Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo: una vignaiola tenace e dalla grande sensibilità enologica, in pochi anni si è affermata come capace produttrice segnalandosi per la produzione di Barolo, sottili e leggiadri, di grande aderenza territoriale e corrispondenti alle potenzialità dei vigneti coltivati che sono i più alti della denominazione piemontese.
Alla cantina Tenuta Terraviva a Tortoreto (Abruzzo) va il Premio per la Viticoltura Sostenibile, consegnato da Daniele Buttignol, amministratore delegato di Slow Food Promozione Srl Società Benefit: Pietro Topi, la moglie Pina Marano e i figli Federica e Francesco sono una famiglia che pone al centro di tutto la vigna e l’ecosistema in cui prospera. Una viticoltura attenta, precisa e capace di variare con intelligenza i sistemi di allevamento delle piante in base alle condizioni pedoclimatiche delle differenti parcelle.
Al produttore Maurizio Zanella della cantina Cà del Bosco a Erbusco (Lombardia) va il Premio alla Carriera, consegnato da Gianni Longoni tesoriere di Fisar e da Sara Miola, project manager di Libre Idee: raramente un produttore è riuscito come Maurizio Zanella a incarnare un’intera denominazione, nel suo caso la Franciacorta, e a disegnarne così bene i destini. È un eccelso innovatore, da cui ci attendiamo ancora tantissimo, nonostante gli incredibili traguardi raggiunti in quarant’anni di attività.
Federica Topi, della cantina Tenuta Terraviva a Tortoreto (Abruzzo) a cui va il Premio per la Viticoltura Sostenibile; Maurizio Zanella, della cantina Cà del Bosco a Erbusco (Lombardia) a cui va il Premio alla Carriera e Giulia Negri, della cantina Giulia Negri – Serradenari a La Morra (Piemonte), a cui è stato assegnato il Premio al Giovane Vignaiolo
L’impianto della guida Slow Wine 2021
Ma torniamo adesso alla guida. Un’altra, importante decisione è stata presa sempre a fronte del periodo di lockdown e dell’impossibilità di effettuare le visite dal vivo: nell’edizione 2021 di Slow Wine non sono state assegnate le Chiocciole. Questo, per rimarcare ulteriormente il significato e il valore della Chiocciola, non come premio assegnato una volta per tutte, ma come continua, costante conferma e ricerca della qualità nei vini e nelle cantine.
L’impianto dei premi, dei riconoscimenti e delle schede in generale è stato riorganizzato per offrire una più immediata e ampia leggibilità delle oltre 1900 aziende recensite. I vini sono elencati in ordine di piacevolezza, partendo da quello che più ha convinto le commissioni di degustazione, ed è l’etichetta imperdibile di ogni cantina. Tutti i vini premiati, inoltre, ottengono il riconoscimento di Top Wine. Tra questi, inoltre, si distinguono i Vini Slow, le etichette che oltre a essere eccellenti per valore organolettico, sono in grado di emozionare, raccontare la storia di un territorio, essere un riferimento per la categoria o esemplare per una cantina, e i Vini Quotidiani, ovvero le migliori bottiglie in Italia vendute a scaffale, nelle enoteche, entro i 12 euro.
A rimarcare ulteriormente la forte connotazione di novità di Slow Wine è la copertina, ridisegnata appositamente per questa edizione da The World of Dots e stampata su carta ecologica CRUSH Uva, realizzata a partire da scarti di uva, sottoprodotto di lavorazioni agro-industriali.
Il Manifesto Slow Wine al Sana di Bologna
Il prossimo appuntamento sarà infatti domenica 11 ottobre alle 14,30 al Sana di Bologna (e in streaming su www.terramadresalonedelgusto.com) dove sarà presentato Il Manifesto Slow Food sul vino: da vignérons d’Europe a Bologna. «Nel 2020 abbiamo deciso di coronare un lungo lavoro che è iniziato nel 2007 con la prima edizione di Vigneron d’Europe a Montpellier, proseguita nel 2009 in Toscana. A Firenze fu letto, nella Sala dei Cinquecento, di fronte a centinaia di produttori, il Manifesto dei Vigneron. Fu un momento toccante e carico di significato. Non per nulla da quelle due esperienze prese vita la Fivi. Ora, Slow Food ha deciso di rivisitare quello stupendo documento e di inserire il percorso che porterà a condividerlo a livello internazionale nei sei mesi di Terra Madre Salone del Gusto» affermano Giavedoni e Gariglio.
Slow Wine 2021 in breve
1939 le aziende recensite; 25.000 vini assaggiati; 150 collaboratori; 940 filmati delle cantine che si possono vedere con un semplice QR Code; 739 i Top Wine; 403 cantine premiate con il simbolo della Bottiglia; 116 cantine che hanno avuto il riconoscimento della Moneta; 24 € il costo della guida; 1120 il numero di pagine; 11 le edizioni della guida, 14 ottobre in libreria. Fonte: InformaCIBO, Donato Troiano, 5.10.2020