Cari Consiglieri nazionali,
Giro anche a voi le parole di ringraziamento che ho mandato alle ragazze e ai ragazzi che lavorano nella sede di Bra. Non credo siano necessarie distinzioni tra noi e dunque le mie parole di ringraziamento sono per loro e per voi.
E’ stata veramente la migliore edizione di Salone del Gusto e Terra Madre. Ce lo hanno detto gli espositori, i delegati, i giornalisti, i soci, i visitatori, i volontari. Lo abbiamo visto anche noi, pur nel caos generale di questi nostri giorni. C’era gente felice, si vedevano sorrisi, abbracci, lacrime di commozione e gioia: cose che capita sempre più di rado di vedere a questo mondo. C’era una empatia pazzesca, un’energia positiva che prendeva tutti, anche quelli che arrivavano ignari di tutto e dopo poche ore sotto le volte del Lingotto sentivano qualcosa di diverso dentro di loro. L’ho letto in rete, da gente che commentava in diretta gli eventi del Salone e di Terra Madre e scriveva cose che prima non si sono mai scritte. Me lo hanno scritto via sms alcuni dei nostri, con parole sincere e straordinariamente importanti, parole usate poche volte nella nostra storia, forse mai per il Salone e forse solo alla prima edizione per Terra Madre.
Questa volta è qualcosa di più delle altre volte ciò che abbiamo fatto: non abbiamo solo fatto un evento (UNO: perché è anche successo che definitivamente Salone e Terra Madre sono diventati una sola cosa) migliore di quello precedente, come accadeva negli anni passati; abbiamo creato una magia forse irripetibile, abbiamo fatto un salto di qualità che nemmeno io mi attendevo alla vigilia. E’ propri cambiato un po’ il mondo, abbiamo fatto questo miracolo che tutti sognano di fare nella vita e pochissimi ci riescono. Noi ci siamo riusciti: abbiamo cambiato un po’ (e in meglio, ovviamente) il mondo.
E lo abbiamo fatto nell’anno più difficile, avendo meno soldi a disposizione, più responsabilità, più lavoro, più guai, più tensioni. Era tutto più difficile quest’anno, eravamo tutti un po’ meno motivati, un po’ più stressati o arrabbiati all’inizio. Eppure siamo stati capaci di tirare fuori il meglio di noi, abbiamo fatto la cosa più bella nella situazione più complicata, abbiamo dimostrato come in noi risiedano veramente i valori che promuoviamo. La gente lo ha visto e sentito: noi siamo quello che diciamo!
Siamo proprio bella gente, bella e brava gente. E sono orgoglioso di essere uno di noi.
Grazie di cuore a tutti per quello che avete dato.
Da domani sarà ancora più difficile, perché l’impegno che ci viene richiesto è sempre maggiore e perché le difficoltà non diminuiranno. Ma da oggi ho tanti buoni motivi in più per continuare il nostro cammino.
Vi abbraccio tutti,
Roberto
PS: e adesso, secondo me, abbiamo finalmente anche una canzone che può essere il nostro inno: http://www.youtube.com/watch?v=ErKNkeZVCQw
