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Ago 31 2022

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IL SOGNO UKRAINO: LO CHEF CHE FA CONOSCERE LA LONDRA LA CUCINA (E LA CUCLTURA) DI KYJIV

Quando ha lasciato il suo appartamento nella capitale, a febbraio, Yurii Kovryzhenko pensava di stare nel Regno Unito qualche giorno, ma la Russia ha invaso il suo paese. A distanza di sei mesi ha aperto un ristorante in Inghilterra dove lavoreranno solo connazionali rifugiati

Photo credit Elena Bazu, Dmitry Novikov

Considerato un ambasciatore gastronomico per l’Ucraina, il famoso chef Yurii Kovryzhenko ha trascorso anni a sostenere la gastronomia nazionale del suo paese d’origine in tutto il mondo.

Ora Kovryzhenko, che ha gestito ristoranti in Corea del Sud e Georgia, oltre che in Ucraina, si prepara ad aprire una struttura in stile neo-bistrot a Londra che sarà gestita da rifugiati ucraini.

Lui e la sua partner Olga Tsybytovska lanceranno Mriya nell’elegante quartiere londinese di Chelsea a fine estate. Ma dire che quest’ultima avventura è nata da circostanze difficili è un eufemismo.

A febbraio la coppia si trovava nella capitale del Regno Unito per un evento presso l’Ambasciata dell’Ucraina quando la Russia ha invaso la loro patria. Da allora non sono mai più tornati a casa.

Photo credit Elena Bazu, Dmitry Novikov

«Chiudendo la porta del mio appartamento a Kyjiv ho pensato che sarei tornato dopo dieci giorni», ha detto a Cnn Travel Tsybytovska Kovryzhenko che in precedenza ha lavorato nel marketing di tanti ristoranti. «Ma la vita è così imprevedibile» e quel ritorno non c’è mai stato. In compenso c’è stato tanto lavoro e qualche progetto, che oggi stanno per concretizzarsi in un ristorante a Londra che ha tutti i presupposti per essere un grande laboratorio di cucina e non solo.

Photo credit Elena Bazu, Dmitry Novikov

L’apertura era prevista per inizio agosto, ma le cose si sono rivelate più complesse del previsto e c’è stato uno slittamento. Ma lo chef non si è perso d’animo e oggi il sogno diventa realtà. Il neo bistrot, così è stato definito dai proprietari, si chiamerà Mriya, che in lingua ucraina significa sogno. Questa parola è significativa per ogni ucraino perché contiene diversi significati chiave. Ogni ucraino ora sogna di vincere la guerra per la propria libertà e l’opportunità di condividere con il mondo la cultura unica e ricca di questo Paese, come sottolinea lo chef: «C’era una volta una persona che diceva di aver fatto un sogno e quelle parole hanno segnato i cambiamenti globali. Anch’io ho un sogno. E presto diventerà realtà perché Mriya aprirà presto le sue porte e potrà raccontare a Londra l’Ucraina nel linguaggio del gusto e del comfort. L’Ucraina ha un’identità unica ed eccitante ed è giunto il momento di condividerla».

Al centro del progetto ci saranno i valori di condivisione e di unione che il cibo porta naturalmente con sé. «In Ucraina diciamo che il pane è l’inizio di tutto. Vuol dire che rispettiamo il pane come alimento sacro ed è sacro anche chi lavora per produrlo». Nel menu, le tipicità ucraine come fermentazioni e tante verdure, ma con una visione contemporanea di una cucina che saprà conquistare i londinesi. Prosegue lo chef: «Il ristorante sarà per me un modo per parlare al mondo della cultura del mio Paese, le nostre tradizioni, il nostro popolo e la nostra cucina. Il linguaggio del cibo è universale: tutti possono comprenderlo».

Tutto da Mriya sarà prodotto da artigiani ucraini, perché il sostegno al Paese in guerra sia assoluto. Come è assoluto l’impegno di questo chef formatosi nelle più grandi brigate europee che ha deciso di mettersi al servizio del suo Paese. Mentre lavora al suo progetto, è attivamente coinvolto in attività di beneficenza per raccogliere fondi e finora ha organizzato oltre 20 cene di beneficenza e raccolto circa 400.000 sterline.   Fonte: Linkista, Gastronomika, Anna Prandoni, 31.08.2022

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