Giovedì 27 novembre all’Enoteca Leone di Gazzaniga
Una serata da Simone risulta sempre impedibile per la speciale atmosfera che lui sa creare nel suo rodato locale. La passione e il rigore con cui il nostro si dedica alla costruzione del menù, degli abbinamenti, della successione delle portate gli vanno riconosciuti sopra ogni altro merito.
Così come in tutte le altre occasioni, si è recato personalmente dal produttore, stavolta in quel di Saluzzo, per informarsi sui modi e peculiarità dell’allevamento, per fare spesa e stabilire un nuovo contatto.
La serata ha avuto, inizio come tradizione, nella curata cantina dove siamo stati accolti con un antipasto in piedi con stuzzichini a base di tagli minori, alucce e colli, molto appetitosi e un ‘tonno di pollo’ piemontese davvero sublime.
Ai tavolo ha aperto le danze una terrina di pollo molto convincente con uno squisito chutney abbinata ad un Dolcetto d’Alba 2006 di Silvio Grasso. Vino ricco e intenso, frutto molto presente e reso ben fresco da una buona spalla acida, una delizia entrambi.
Il Dolcetto è stato acquistato, così come il Nebiolo Langhe 2004 e la Barbera d’Alba Fontanile 2004 che gli sono succeduti, direttamente in azienda, ca va sans dire, da Simone. Una parola una sulla nota Azienda di La Morra che ha nel Barolo (es. Bricco Lucani) la sua massima espressione, Federico Grasso rappresenta magnificamente una famiglia di viticultori di antica e terragna tradizione, cura personalmente questi vini di grande spessore, vini capaci di raccontare ed esprimere al meglio il terroir.
Al Nebiolo è toccato di accompagnare una fumante zuppetta con creste di gallo, piatto sapido che non usa più ahinoi, ma che ha intrigato non poco i presenti. A seguire il cosciotto di pollo arrosto ripieno, ripieno fatto come una volta. I commensali hanno avuto un bel daffare nel misurarsi con la inconsueta consistenza delle carni, assai poco cedevoli, di un pollo cresciuto in campo aperto. Sapori intensi e decisi, purtroppo ormai rari. L’altrettanto consistente, quasi masticabile, Barbera ha chiuso in bellezza una sequenza di vini che si fanno ricordare per la loro asciutta ed austera bontà.
Una fragrante torta alle nocciole ha chiuso una viaggio virtuale e virtuoso in uno dei giacimenti del gusto trai più significativi. Complimenti al nostro nocchiero. (Lorenzo Berlendis)