Estate, tempo di classifiche, e sempre più nel segno del “social”. Da prendere più che mai con le molle, ma che evidenziano, nel bene o nel male, tendenze che i consumatori seguono, e che chef ed imprenditori della ristorazione non possono non tenere in considerazione. E così, dopo i migliori ristoranti del mondo per il seguitissimo sito dei viaggiatori TripAdvisor, arriva la “Top 100” dei ristoranti d’Europa di “Opinionated About Dining” (www.opinionatedaboutdining.com ), il celebre blog enogastronomico di Steve Plotnicki, frutto dell’incrocio di 70.000 recensioni di più di 3.000 utenti. Il miglior ristorante del continente è il Quique Dacosta a Dénia (Spagna).
Seguito dai celeberrimi Fat Duck (Gran Bretagna) e Noma di Copenaghen (Danimarca). E in una classifica dominata, per numero,dalla Francia, con 37 ristoranti su 100, davanti a Spagna e Italia a pari merito con 15, il primo alfiere del Belpaese è il Combal.Zero di Davide Scabin a Rivoli (Torino) alla posizione n. 13, seguito da Le Calandre a Sarmeola di Rubano (Padova) al n. 15, e da Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio (Mantova) al n. 20. Poi Da Vittorio di Brusaporto (Bergamo) al n. 46, La Pergola del Rome Cavalieri al n. 47, Al Sorriso di Soriso (Novara) al n. 49. Al n. 54 Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano, seguito dall’Osteria La Francescana di Modena al n. 58, dall’Enoteca Pinchiorri a Firenze al n. 61, da Il Canto di Siena al n. 65, da Cracco a Milano al n. 68, e da Arnolfo di Colle Val d’Elsa (Siena) al n. 80. Chiudono la pattuglia degli italiani La Rosetta di Roma al n. 81, La Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona) al n. 92, e Perbellini a Isola Rizza (Verona) al n. 98. “Opinionated About Dining è un sondaggio basato sulle opinioni degli utenti” commenta Plotnicki. “La classifica contiene alcuni dati interessanti: quasi il 50% dei ristoranti serve cucina moderna e d’avanguardia, il che mostra un cambiamento nelle preferenze e nella composizione demografica dei recensori”. Plotnicki continua, descrivendo i partecipanti al sondaggio come “appassionati sempre più giovani e più avventurosi, in grado di apprezzare il valore della cucina classica ma alla ricerca di esperienze nuove e capaci di far riflettere”. fonte: Winenews