Il progetto verrà realizzato da Edison e prevede un impianto fotovoltaico da 9,9 MWp in un contesto di difesa della biodiversità
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Api, miele di qualità ed energia da fonti rinnovabili. Con la fattoria solare che unisce apicoltura e agricoltura a tecnologia e innovazione. A portare avanti questo esperimento, in provincia di Alessandria è Renergetica, azienda operante nello sviluppo di progetti a fonti rinnovabili sul mercato internazionale. Il progetto verrà realizzato da Edison e prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 9,9 MWp e di alveari per la produzione di miele.
Con il risultato che le fattorie solari, in cui coesistono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e le coltivazioni, la floricoltura o l’apicoltura, diventano delle vere e proprie oasi di biodiversità.
«Nei progetti attualmente in corso di sviluppo, Renergetica progetta di affiancare ai pannelli fotovoltaici essenze erbacee, arbustive ed arboree perenni, oltre che un certo numero di arnie per la produzione del miele – chiariscono dall’azienda –. Gli impianti fotovoltaici, infatti, possono fornire lo spazio necessario a ricreare l’habitat ideale per l’allevamento delle api e la produzione di miele di qualità».
Un esperimento in cui la tecnologia si unisce alla natura, che l’azienda (costituita a Genova nel 2008, Pmi Innovativa da ottobre 2016 e quotata da agosto 2018 sul mercato Aim Italia) intende portare avanti anche in altri centri.
«I progetti dei nostri impianti hanno l’obiettivo di contribuire al miglioramento della vita delle persone e, appunto, del loro ambiente – commenta Rosa Arnau, amministratore delegato Renergetica –. Questo si traduce in progetti come quello che verrà realizzato nell’Alessandrino e che, oltre al valore intrinseco legato alla produzione di energia pulita, rappresentano un efficace esempio di come le nuove tecnologie, come il fotovoltaico, possano favorire i territori in cui vengono installate».
Oltre al risvolto produttivo che si ha con la produzione di miele, ce n’è anche uno di tipo ambientale. La fattoria solare, infatti, si trasforma in una vera e propria centralina di monitoraggio, uno specchio della salute di un territorio sia dal punto di vista degli inquinanti, sia delle variazioni del livello di biodiversità presente.
Un’opportunità per riconvertire grandi porzioni di terreno, estese per parecchi ettari, a un vero e proprio equilibrio biologico, in cui le specie animali e vegetali hanno l’opportunità di proliferare e mantenersi nel tempo. E inoltre un passo importante per la costituzione di «un nuovo modo di gestione del territorio, incentrato sulla coltivazione di valori ambientali, che possano portare ad una armoniosa integrazione dei progetti con il paesaggio circostante». Fonte: Il Sole 24 Ore, Davide Madeddu, 26.10.2021