La Cia propone, piuttosto, l’istituzione di un “corpo speciale” profilato, preparato e munito di licenza di caccia
Quella degli animali selvatici è ormai riconosciuta da tutti come una situazione non più sotto controllo, che ha bisogno di essere risolta: l’aumento vertiginoso della fauna selvatica che, nel caso dei cinghiali è passata da 50.000 esemplari del 1980 a quasi 2 milioni nel 2019, provoca diversi danni all’agricoltura, ma anche alla sicurezza stradale e dei cittadini di paesi e città. Ma la soluzione, sottolinea la Cia-Agricoltori Italiani, non può essere affidata ai cacciatori, ampliando i calendari venatori, come è stato suggerito ieri. Per Cia-Agricoltori Italiani, piuttosto, deve essere prevista o rafforzata la possibilità di istituire personale ausiliario, un “corpo speciale” profilato, adeguatamente preparato e munito di licenza di caccia, per essere impiegato dalle autorità competenti in convenzione, mettendo in campo anche strumenti di emergenza e di pronto intervento. “Sarebbe opportuno – afferma Dino Scanavino, presidente Cia – che tale proposta fosse presa in seria considerazione e ne fosse accelerato l’iter parlamentare. Si tratta di risposte concrete che aspettano e che meritano gli Agricoltori Italiani”. Fonte: WineNews, 12.11.2019