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Feb 08 2022

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ENERGIA EOLICA: A TARANTO IL PRIMO IMPIANTO OFF SHORE IN ITALIA (E NEL MEDITERRANEO)

Completate le opere per la posa della prima turbina eolica mei mari italiani. A intervenire è la società Renexia, del gruppo Toto

ROMA – Per l’Italia delle rinnovabili è una prima volta, arrivando così a colmare così una lacuna con il resto d’Europa. All’interno del porto di Taranto, per la precisione di fonte al “molo” polisettoriale, sono state completate le opere per la posa della prima turbina eolica off shore mei mari italiani, ma allo stesso tempo di tutto il Mediterraneo. Fa parte di una centrale che sfrutta la forza del vento, composta da dieci turbine, per una potenza complessiva di 30 megawatt. In pratica, svilupperanno energia pari a al fabbisogno annuo di 60 mila persone, quasi un terzo dell’intera popolazione del capoluogo pugliese. Nei 25 anni di vita stimata per l’impianto, verranno così risparmiate 730mila tonnellate di CO2.

Si è sempre detto che nel Mediterraneo non ci sono venti sufficientemente forti per rendere vantaggiosa in termini economici la realizzazione di centrali eoliche off shore. Se non al largo delle coste, dove però, i fondali sono molto profondi. Tutto il contrario del mare del Nord o del Baltico, dove i fondali sono bassi e i venti forti tutto l’anno.

Tutto questo era vero fino a qualche anno fa. Lo sviluppo della tecnologia delle pale, con rotori sempre più efficienti e impianti sempre più alti, per catturare meglio le correnti d’aria, hanno cambiato il conto economico. Per non parlare dello sviluppo di impianti dove le torri non hanno più le basi che vengono fissate sul fondale marino, ma vengono ancorate, trasformate in una sorta di impianto galleggiante.

Questo permette, da qualche anno, di costruire le centrali eoliche anche più lontano dal litorale, superando in questo modo anche le resistenze degli enti locali e associazioni ambientaliste contrarie alle pale troppo vicine alla costa. Non è questo il caso di Taranto, dove la centrale eolica sorge a poche decine di metri dal molo. Ma si potrebbe parlare di una prova generale per Renexia, la società del gruppo Toto che si sta occupando della posa delle dieci turbine.

Renexia, in realtà, coltiva un progetto assai più ambizioso. Forte dell’esperienza nel settore delle rinnovabili, dove ha raggiunto i mille megawatt di eolico installato in Italia e quasi duemila – tutti off shore – negli Usa, la controllta della famiglia Toto ora punta a realizzare il parco galleggiante off shore più grande del mondo nel canale di Sicilia, tra la Tunisia e la zona compresa tra Trapani e Mazara del Vallo, a una profondità compresa tra 100 e 600 metri. Il progetto – a cui partecipa anche il fondo di investimento Apollo – è nella fase delle autorizzazioni e prevede un investimento da oltre 9 miliardi per un totale di 190 pale distanziate l’una dall’altra da 3,5 chilometri, per una potenza installata complessiva da 2.900 megawatt. Capace, quindi, di soddisfare il fabbisogno di energia di tutta la popolazione siciliana.  Fonte: la Repubblica, Luca Pagani, 08.02.2022

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