Si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione del Dolce dedicato al Melone Retato di Calvenzano, Presidio Slow Food.
Organizzato dall Giornalista e Blogger Annalisa Andreini, alla Presenza del Sindaco di Calvenzano e di altre autorità della Zona, compresa pure Barbara Schiavino la Fifuciaria di Slow Food Bassa Bergamasca che ha fortemente voluto che il Melone Retato di Calvenzano entrasse del novero del Presìdi Slow Food.
Al termine degustazione della Torta creata dalla locale Pasticceria Baffi.
Così la Giornalista e Blogger Annalisa Andreini sul suo blog:
Abbiamo scelto il mese di luglio per presentare finalmente “Melon Bella”, la torta dedicata al Melone retato di Calvenzano, recente Presidio Slow Food e pensato solo con ingredienti del territorio .
E’ proprio vero che a volte le cose belle nascono per caso e per caso si trasformano in luce, solarità condivisione. Queste sono le parole che caratterizzano la torta insieme al profumo peculiare che solo ha il melone retato di Calvenzano, un profumo unico. Nata in una calda notte d’ estate , quelle notti di chiacchiere e di amicizia tra me e il pasticciere Angelo Colombo Giardinelli e frutto dell’ alleanza tra la mente e il braccio, tra la mia idea e la realizzazione. Ho lanciato ad Angelo la proposta di un Pan di Spagna un po’ particolare, con una farina di grano tenero fi tipo 1 Lombarda e uova del territorio, farcito con una bagna al Liquore al Melone retato di Calvenzano e due strati di crema pasticcera e mascarpone freschissimo del Caseificio Il Cigno e tocchetti di melone fresco che regalano nell’insieme una sensazione di piacevole freschezza. Come copertura un suggestivo frosting di panna e mascarpone: la torta appare così bianchissima, quasi candida e decorata solo con qualche fetta o sfera di melone, foglie di menta e lavanda. La decorazione è semplice, così come la torta, ma rispecchia la filosofia della stagionalità. E il Melone retato di Calvenzano è il simbolo più rappresentativo del territorio e di ciò che può donarci in estate la terra .
Che dire di questo melone così profumato? Innanzitutto che è un Presidio Slow Food da settembre 2017, creato proprio per salvaguardare e valorizzare la biodiversità di una coltivazione sicuramente non semplice. Diversi agricoltori nella zona tra Calvenzano e Treviglio, anche giovani, hanno creduto in questo piccolo progetto: quello di piantare dei semi antichi per un melone che è sempre esistito in questo territorio ma che poi era entrato un po’ in crisi negli anni ’70 e ’80. Certo è una coltivazione a carattere stagionale e produce un frutto piuttosto delicato che teme la grandine e la muffa ma intorno a se’ ha creato un entusiasmo e un desiderio così forti da “riprovarci dedicandosi ad una superficie e una produzione più ampia .Cosi’ questi semi così “vecchi ” hanno regalato, in questo mese di luglio ,una raccolta piuttosto abbondante: i meloni che adesso stanno riempendo i campi sono piuttosto grandi, oltre i due chili, si riconoscono per la loro particolare forma allungata come un pallone da rugby, per la buccia retata appunto, per la conformazione porosa e per il colore piuttosto tenue. Aprendolo si viene invasi da un profumo penetrante ed intenso; in bocca non sprigiona note di particolare dolcezza, ma forse proprio questo è diventato uno dei suoi pregi. Si presta infatti per diverse trasformazioni interessanti :marmellate, senapate, gelato, liquore.
Portavoce di queste nuove coltivazioni anche la Cooperativa agricola di Calvenzano, creata nel 1897, che ha cercato da circa sedici anni di far rinascere la passione per il “retato ” e in seguito di coordinare l’impegno e la dedizione dei coltivatori tenendo le fila di questo piccolo importante Presidio e di questa antica tradizione di campagna. In fondo parliamo di un melone che ha avuto un grande successo in passato sulle tavole europee e persino dei regali inglesi. Durante la conferenza stampa in cui è stata presentata al pubblico e ai giornalisti il Sindaco di Calvenzano mi ha definita un po’ la “regista” dell’ evento ma io ho solo unito attori diversi di un progetto comune. Ho pensato ed ideato questa torta proprio per celebrare la qualità del melone come ingrediente principe e come eccellenza del territorio della bassa bergamasca: Angelo ha convertito la mia ricetta molto semplice in una dolce vero e proprio che così ha preso forma esaltando la produzione locale. Se pensiamo ai 250 Presidi Slow Food in Italia uno di questi è proprio lui, il Melone! Possiamo proprio dire di aver creato una dolcezza che ha un suo legame stretto con la storia, con quelle immagini ingiallite che abbiamo voluto ricordare nel libricino illustrativo della torta e che celebra i prodotti locali e l’ essenza profonda di un territorio. Storia e passione unite in una bella serata estiva di luglio. A voi resta solo il dolce assaggio !
Scarica il pieghevole Melon Bella per la descrizione della torta: pieghevole_melonbella
Alcune immagini:
la conferenza stampa
la torta