Autori Flaminia Ventura, Antonio Schiavelli, Pierluigi Milone
pag: XI – 193; anno: 2016
Editore: Donzelli
Collana: Saggine
Descrizione
Il consumo del cibo torna ad essere un atto di socializzazione.
«I prodotti alimentari locali sono diventati il segmento più dinamico del mercato in tutti i paesi, e ciò attraverso il moltiplicarsi di nuovi canali distributivi basati su un rapporto diretto produttore-consumatore. Canali che si sono anche sviluppati creando sinergie e una nuova architettura del sistema alimentare composta da tante reti distributive diverse e di diverse dimensioni, che sommate hanno cominciato ad essere una vera significativa alternativa al sistema distributivo dominante».
Una grande novità si sta affacciando nelle abitudini alimentari delle nostre società postindustriali: il consumo del cibo torna ad essere un atto di socializzazione. La cultura della sostenibilità si fonda infatti sull’assunzione di una reciprocità nelle decisioni di produzione e consumo. Agricoltori e consumatori si ritrovano in un modello comune di comportamento, caratterizzato dall’interrelazione continua, attraverso il quale vengono definite e realizzate le loro aspirazioni attuali e per il futuro. A rendere possibile la diffusione di questo comportamento nei confronti del cibo sono le molteplici e diversificate soluzioni di distribuzione diretta che gli agricoltori stanno sperimentando con crescente successo e che hanno come fattore comune un uso intelligente e personalizzato delle nuove tecnologie della comunicazione e della logistica. Si va dal mercato urbano, dove l’atto di acquisto e di consumo, oltre a rispondere a una scelta di appagamento del gusto, poggia su motivazioni relazionali e culturali, alla consegna a domicilio di prodotti freschi e sicuri; dal punto vendita aziendale al negozio di prossimità, dove oltre a fare la spesa è possibile degustare prodotti che l’agricoltore-gestore ha accuratamente selezionato secondo i propri valori e conoscenze; dall’acquisto online di tutte le componenti della cena e delle “istruzioni” per realizzarla all’agri-catering per eventi e pranzi di lavoro dove tutto è fornito dal “contadino”. Prefazione di J. D. Van der Ploeg.