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Nov 16 2020

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DIETA MEDITERRANEA: 16 NOVEMBRE DECIMO ANNIVERSARIO DAL RICONOSCIMENTO UNESCO

Bellanova: “Impegno a creare l’Ufficio per la Dieta Mediterranea presso il Mipaaf”. Videoconferenza domani, da Mipaaf, Mibact, Ministero della Salute, Miur, Comitato Nazionale Italiano per L’Unesco. Per tutta la Giornata, Informacibo pubblicherà una serie di notizie sulla “Dieta mediterranea Unesco”

Azioni e pratiche nel Mediterraneo verso sistemi alimentari più sostenibili.

Con questa filosofia, dieci anni fa, il 16 novembre 2010, a Nairobi in Kenya il Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco sul Patrimonio Culturale Immateriale approvava l’iscrizione della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale.

La Dieta Mediterranea promuove l’interazione sociale

L’Unesco riconosceva, in questo modo, il valore di pratiche stratificate nel tempo, trasmesse di generazione in generazione in molti dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sottolineando come la Dieta Mediterranea, definizione moderno per una pratica e una storia antichissima, fosse “molto più che un semplice elenco di alimenti. La Dieta Mediterranea promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. Si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo”.

La dichiarazione della ministra Teresa Bellanova: Il Patrimonio della Dieta Mediterranea va tutelato, salvaguardato, protetto

Per il nostro Paese”, afferma la Ministra alle politiche agricioole Teresa Bellanova, “quella è una data importante. Il riconoscimento di una distintività.
Da quel momento Made in Italy e Dieta mediterranea hanno avuto nel mondo gli stessi sapori, gli stessi profumi, lo stesso fascino. Se la celebriamo come merita è anche per ribadire che il patrimonio della Dieta Mediterranea va tutelato, salvaguardato, protetto. Per questo siamo impegnati a creare l’Ufficio per la Dieta mediterranea presso il nostro Ministero; promuovere e diffondere i principi e le ragioni della Dieta Mediterranea attraverso uno specifico portale web; realizzare nel 2021 un programma di comunicazione istituzionale sulle tematiche della Dieta mediterranea anche in vista di Expo Dubai; sviluppare iniziative sulla dieta mediterranea e sulla educazione alimentare nelle scuole e nelle Università anche con il supporto del CREA/Alimentazione. Un impegno significativo. Perché siamo convinti della straordinaria forza e rilevanza di questo patrimonio. E perché riteniamo che trasmetterlo alle nuove generazioni sia un compito necessario a cui non vogliamo sottrarci”.

Videoconferenza web, oggi, 16 novembre ore 9,30

Si comprende dunque a maggior ragione l’ampio raggio di temi su cui è incentrata la giornata promossa, in videoconferenza,  16 novembre, da Mipaaf, Mattm, Mibact, Maeci, Ministero della Salute, Miur, Comitato Nazionale Italiano per L’Unesco, sul tema: “Dieta Mediterranea Unesco. 10 anni di Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”, che apre le celebrazioni per i dieci anni del riconoscimento Unesco alla Dieta Mediterranea.

La diretta sulla pagina www.facebook.it/minambiente .

I partecipanti

Moderati da Donatella Bianchi, i lavori si apriranno con i saluti istituzionali dei ministri Teresa Bellanova, Sergio Costa, Dario Franceschini, Luigi di Maio, Roberto Speranza, Lucia Azzolina, per poi proseguire con gli interventi di Franco Bernabé, Presidente Commissione Italiana per l’Unesco, su “L’Unesco come fattore di sviluppo”; Pier Luigi Petrillo, Unesco Chair Professor e membro dell’Organo di valutazione Ich Unesco su “La dieta mediterranea patrimonio per l’umanità. Origini e attualità”; Stefano Pisani, Sindaco di Pollica, Comunità emblematica Dieta Mediterranea Unesco, su “Il ruolo delle comunità per la salvaguardia della Dieta Mediterranea”; Elisabella Moro, Ordinaria di Antropologia culturale, Università Suon Orsola Benincasa di Napoli, su “La dieta Mediterranea tra stile di vita e identità culturale”.

Covid – 19, torna la dieta mediterranea sulla tavola degli italiani

Coldiretti: aumento medio dell’11 per cento dei consumi dei suoi prodotti simbolo come olio extravergine d’oliva, frutta e verdura fino alla pasta

Con il Covid torna la dieta mediterranea sulla tavola degli italiani. 

In questo periodo di pandemia c’è un aumento medio dell’11 per cento dei consumi nel 2020 dei suoi prodotti simbolo come olio extravergine d’oliva, frutta e verdura fino alla pasta, per effetto della tendenza delle persone a compensare il maggiore tempo trascorso in casa con un’alimentazione più sana. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati Ismea diffusa in occasione del decennale della dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco (il 16 novembre 2010), con la mobilitazione degli agricoltori nei mercati di Campagna Amica e negli agriturismi in tutta Italia con portate speciali, degustazioni guidate, lezioni per la preparazione fai da te delle conserve e della pasta fatta in casa con i cuochi contadini armati di matterello e vasetti, particolarmente utili con le limitazioni che costringono a rimanere a casa per la pandemia.

Non è un caso – sottolinea la Coldiretti – che 6 italiani su 10 dopo il primo lockdown hanno dichiarato di privilegiare abitualmente un regime nutrizionale ispirato alla dieta mediterranea perché più salutare, con cibi freschi, molta frutta e verdura, legumi e proteine. A guidare la classifica della spesa mediterranea – spiega la Coldiretti – è la pasta con un incremento degli acquisti del 12,5 per cento, trainata anche dal boom fatto registrare da penne e spaghetti certificate fatte con grano 100 per cento. Al secondo posto la verdura con una crescita del 12,2 per cento, seguita dalla frutta con un +11,1 per cento e dall’olio extravergine d’oliva dove i consumi aumentano del 9,5 per cento nei primi sei mesi dell’anno.

I cuochi contadini di Terranostra Campagna Amica hanno creato una serie di tutorial e corsi on line su Campagna Amica

Un trend che rivela come il maggior tempo trascorso in cucina per effetto delle misure restrittive, dai lockdown allo smart working, sia stato anche orientato – sottolinea la Coldiretti – alla preparazione di piatti con ingredienti salutistici accompagnato dal ritorno di antichi riti, come quello delle conserve fai da te, dove ad essere protagonisti sono spesso i prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come verdura, frutta e olio. Ma anche la pasta casalinga, altro “must” tutto italiano, è tornata di moda, come dimostrano anche gli incrementi a doppia cifra fatti registrare nel 2020 dagli acquisti di uova e farina, cresciuti rispettivamente del 22,1 per cento e del 59 per cento. Un aiuto in tale direzione è venuto dagli agrichef, i cuochi contadini di Terranostra Campagna Amica, che hanno creato una serie di tutorial e corsi on line su www.campagnamica.it dove vengono spiegati trucchi e segreti della tradizione contadina.

La svolta salutista è una tendenza anche a livello internazionale come dimostra il fatto che – ricorda la Coldiretti – la Dieta Mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2020 davanti alla dash e alla flexariana, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. La dieta mediterranea ha vinto la sfida tra 35 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

Secondo quanto riportato nella decisione del Comitato di valutazione per l’iscrizione dell’Unesco in realtà si tratta di molto di piu’ di un semplice regime alimentare poichè “la dieta mediterranea è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La dieta mediterranea (da greco diaita, o stile di vita) comprende molto più che il solo cibo. Essa promuove l’interazione sociale, dal momento che i pasti collettivi rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali ed eventi festivi, oggi messi a rischio dalle misure adottate in molti Paesi per fermare il contagio”.

La dieta mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingredienti principali sono olio di oliva, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, una parte moderata di pesce, prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusioni, sempre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità. Il suo apprezzamento mondiale si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno. Un tesoro del Made in Italy che ha consentito all’Italia – conclude la Coldiretti – di conquistare il record di longevità in Europa con la speranza di vita alla nascita che raggiunge il massimo storico di 82,3 anni con 80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne con ben 14.456 ultracentenari a livello nazionale. Fonte: InformaCibo, Silvia Armati, 16.11.2020

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