Petrini: “ennesimo segnale che serve cambio di paradigma sul sistema del cibo”. Coop, leader della gdo in Italia: “iniziative per riconoscere ai produttori di latte il prezzo di 1 euro al litro per superare la crisi”
La protesta dei pastori sardi sul prezzo bassissimo loro riconosciuto per il latte, che in questi giorni sta occupando le cronache nazionali, con decine di foto del latte versato per strada, riporta al centro del dibattito un tema ancora più ampio, quello del prezzo, a volte troppo basso, per il cibo. Tema spinoso, che chiama in causa aspetti delicati come l’accesso al cibo stesso e il potere d’acquisto delle persone. Eppure, come ha ricordato, in queste ore, il presidente e Fondatore di Slow Food Carlin Petrini, già più di 10 anni fa, Michael Pollan, ne “Il dilemma dell’Onnivoro”, “spiegava come il cibo a basso prezzo fosse una mera illusione: se non lo paghiamo noi consumatori alla cassa, infatti, a farlo ci penseranno l’ambiente e la nostra salute, seppur non immediatamente”. A questo suo pensiero, che ci forza a riconsiderare il ruolo che ognuno di noi ha nel sistema alimentare – scrive Petrini – aggiungerei una postilla paradossale ma verissima: a pagarne le conseguenze sono anche coloro che quel cibo lo producono. Quello che sta succedendo in questi giorni in Sardegna ne è la prova, l’ennesima dimostrazione che il sistema di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo del cibo in cui viviamo non sta funzionando e che un cambiamento di paradigma è più che mai necessario”. Un tema di portata molto più ampia, che non si può risolvere, ovviamente, con i tavoli tecnici messi in campo in queste ore di emergenza da istituzioni e mondo della produzione, ne da iniziative singole. Che, però, possono servire a tamponare l’emergenza. Come quella presa da Coop Italia, leader della Gdo in Italia, con una rete di oltre 1.100 punti vendita. “Coop a fianco dei produttori sardi di latte. Da subito e per un periodo utile al superamento della crisi, Coop riconoscerà ai fornitori del prodotto Coop un valore all’acquisto del pecorino in grado di assicurare agli allevatori il prezzo di 1 euro al litro”. Praticamente quasi il doppio di quanto attualmente riconosciuto ai produttori di latte dal mercato. Fonte: WineNews, 13.02.2019