In collaborazione con LAB80
Mercoledi 7 maggio – ore 20,30 all'AUDITORIUM di Paizza della Libertà a Bergamo
Regia: Abdellatif Kechiche. Interpreti: Abib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Alice Houri. Origine: Francia, 2007. Durata: 151’.
Slimane, un lavoratore portuale, padre di una famiglia numerosa che ha abbandonato per vivere in una stanza e frequentare una donna sola con figlia, viene licenziato. Invece di deprimersi, decide di trasformare un’imbarcazione, attraccata al porto, in un ristorante con specialità di cous cous di pesce. Per farlo ha bisogno dell’aiuto delle due famiglie, di moglie e amante, di figli naturali e acquisiti. Per riuscire deve accettare il conflitto che ne consegue.
Cous cous (traduzione corretta ma riduttiva dell’ originale La graine et le moulet, la semola e il muggine, componenti essenziali per il cous cous di pesce) è uno di quei rari film veri, coinvolgenti e densi che riconciliano lo spettatore con il cinema e fanno pensare che spettacolo e intelligenza possono ancora andare sottobraccio. A Kechiche riesce di raccontare i personaggi attraverso i rapporti che innescano tra di loro, ora attorno alla tavola domenicale dove domina il cous cous di Souad (una scena magistrale, dove lo spettatore ha la sensazione di essere uno dei molti invitati, tanto le riprese lo fanno sentire al centro del racconto), ora nel silenzio della cameretta dove vive Slimane, ora intorno ai tavolini di un bar dove passano le giornate gli amici musicisti. Così il cinema nasce soprattutto dall’ incontro tra caratteri e situazioni, dalla coralità dei gesti e degli sguardi, dalla dimensione “sociale” più che psicologica in cui si muovono i suoi attori. Sulla strada aperta da Pagnol e da Renoir. Per ottenere questo senso di immediatezza e di verità insieme, Kechiche unisce due elementi apparentemente contraddittori: una sceneggiatura e dei dialoghi “di ferro”, dove niente è lasciato all’ improvvisazione, e una scelta di attori dove dominano i non professionisti.
(Paolo Mereghetti «Corriere della Sera», 11 gennaio 2008)
Al termine verrà servito il Cous Cous di verdure di Hewot, geniale cuoca etiope, che vive e lavora a Bergamo.