Gli atout del “Rapporto Italgrob-Censis: Le nuove sfide per la distribuzione Horeca e il fuori casa”, edizione 2023
Benessere e socialità coniugati con la sostenibilità: il futuro del fuori casa
Il 92,9% degli italiani dichiara che lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita italiano. Un’opinione trasversale ai gruppi sociali e ai territori. Il 47,3% quando esce la sera si reca in locali pubblici e, in particolare, in quelli nei territori della Movida: l’8,8% (oltre il 23% tra i giovani) lo fa quasi sempre, il 10% almeno una volta ogni quattro giorni e il 28,5% sempre. Al 40,3% degli italiani piacerebbe uscire di più la sera, perché ritiene che avrebbe un effetto positivo sulla propria qualità della vita. Ecco i principali atout contenuti nel “Rapporto Italgrob-Censis: le nuove sfide per la distribuzione horeca e il fuori casa”, edizione 2023 (la n. 2), presentato a Rimini, nel “Congresso dell’horeca”, organizzato da Italgrob – Federazione Italiana dei Distributori Horeca.
Da cui emerge che, anche nei confronti del fuori casa, è cresciuta l’attenzione degli italiani alla sostenibilità ambientale, alla lotta al riscaldamento globale e alla spesa, ed i consumi alimentari sono stati rimodulati anche in funzione di questi nuovi valori. Il 91,1% delle persone apprezza molto i locali che comunicano in modo trasparente le pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero. Farsi riconoscere come green, non a parole ma con i fatti, spiega il report, è oggi una sfida importante per gli operatori del fuori casa e della distribuzione Horeca. Le pratiche anti-spreco sono particolarmente apprezzate dagli italiani, se si pensa che oltre il 57% dei giovani è pronto a portarsi via dal ristorante gli alimenti avanzati dai pasti. “La sostenibilità connoterà sempre più le attività economiche e la vita collettiva, ma la tutela dell’ambiente dovrà andare di pari passo con una più alta qualità della vita delle persone – ha commentato Massimiliano Valerii, direttore generale Censis – altrimenti non conquisterà il consenso sociale. La filiera del fuori casa, e in essa la Distribuzione Horeca, possono apportare un contributo importante a questa transizione, poiché promuovono quella relazionalità sociale diffusa che è essenziale per un upgrading della qualità della vita ed è tanto apprezzata dagli italiani”.
Per Federico Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, “il Rapporto ci offre una fotografia nitida dell’importanza centrale che il settore della distribuzione nel canale horeca riveste per il Paese, sia sotto il profilo economico che sociale, con 3.800 imprese, oltre 60.000 addetti e 17 miliardi di euro di fatturato. A fronte di un quadro economico particolarmente complesso a causa degli effetti negativi del caro energia e dell’inflazione, il circuito dei consumi fuori casa sta mostrando, ancora una volta, un approccio resiliente. In questo scenario in rapida evoluzione, il compito del Governo deve essere quello di affiancare le imprese. In tal senso, si spiega la scelta di destinare una parte significativa delle risorse previste dalla manovra finanziaria al contrasto del caro bollette, il cui impatto minacciava di mettere in ginocchio il tessuto produttivo del Paese. In secondo luogo, occorre intervenire attraverso una complessiva riforma della tassazione volta a favorire una maggiore semplificazione e una riduzione del carico fiscale, necessaria per immettere liquidità nell’economia reale”.
“L’horeca è un soggetto industriale forte, che genera un volume economico importante sui mercati. Il settore – ha aggiunto Maria Cristina Caretta, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, delegata del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Lollobrigida – ha saputo adattarsi ai profondi cambiamenti dei consumi mostrandosi attento alla sostenibilità delle attività più piccole. Con l’istituzione del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare abbiamo voluto dare un messaggio chiaro, mettendo al centro la tutela delle eccellenze agroalimentari “Made in Italy” e aprendo dei canali di interlocuzione con tutte le realtà del comparto Horeca per riuscire a dare risposte concrete. Il Rapporto Italgrob-Censis ci fornisce una fotografia nitida della nostra quotidianità, ovvero la convivialità e lo stare insieme. Due aspetti che accompagnano la diffusione di prodotti agroalimentari di qualità. Le nuove sfide sono il rilancio, la ripartenza e la capacità di confrontarsi in ambito europeo. Siamo certi che con il dialogo e il costante coinvolgimento delle realtà che operano all’interno della filiera riusciremo a difendere le nostre eccellenze e i nostri stili di vita”.
“Il mercato Horeca è il contesto in cui nascono le mode dei consumi, è il contesto in cui il rapporto umano ha grande valore, dove per il 92,9% degli italiani bere e mangiare fuoricasa è parte irrinunciabile del proprio stile di vita e contribuisce al proprio benessere psico-fisico. La sfida che Italgrob vuole raccogliere – ha detto il presidente Italgrob, Antonio Portaccio – è quella di portare il distributore a essere attore protagonista, e non comparsa “logistica” al servizio del nuovo ecosistema Horeca – una sfida da cogliere e portare avanti non solo attraverso le attività politico sindacali, nelle quali questa organizzazione è impegnata sin dalla sua fondazione (1992) a tutela di tutta la categoria dei distributori horeca, ma anche attraverso un impegno “culturale” funzionale alla crescita del comparto: la collaborazione con il Censis e la realizzazione del rapporto va esattamente in questa direzione”. Fonte: WineNews, 21.02.2023