Nobile patria del tartufo bianco italiano, prodotto più pregiato d’Italia, simbolo del legame tra l’uomo e la terra fatto di un secolare patrimonio di saperi e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, ma anche indicatore della biodiversità dei suoi delicati territori, anche le Crete Senesi, tra i paesaggi dipinti che rendono la Toscana famosa in tutto il mondo, hanno iniziato il loro cammino sulla via dell’Unesco. L’obbiettivo è un riconoscimento particolare: quello tra le Riserve mondiali della Biodiversità Mab (acronimo di Man & the biosphere), una lista di tesori naturali essenziali per la sopravvivenza stessa del pianeta, per raggiungere il quale è nata l’Associazione Crete Senesi Per Unesco, su iniziativa dei produttori e cultori del tartufo dell’Associazione dei Tartufai senesi presenti e diffusi in tutte le Crete, e dell’Associazione Monte Peglia per Unesco, che ha ora assunto anche il nome di Associazione per la Promozione delle Riserve mondiali della Biodiversità Mab Unesco, e capofila del Comitato per la istituzione della Riserva Mab Unesco nel comprensorio del Peglia in Umbria prescelta quale candidatura della Repubblica italiana. In comune, la volontà di mettere assieme le reciproche esperienze, come la tartuficoltura, come modelli di sviluppo sostenibile.
Il Comitato ha già richiesto un incontro di presentazione al Comitato Nazionale Unesco ai fini della apertura della istruttoria. Fonte: WineNews, 29.12.2017
Dic 30 2017
ANCHE TARTUFO BIANCO ITALIANO DELLE CRETE SENESI , SULLA VIA DEL RICONOSCIMENTO TRA LE RISERVE MONDIALI DELLA BIODIVERSITÀ MAB UNESCO
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