A Slow Fish Slow Food Italia ha presentato il suo nuovo progetto: la costruzione di un'alleanza tra i Presìdi Slow Food italiani e i Cuochi italiani interessati a dare spazio ai prodotti tutelati da Slow Food nel menu, in particolare quelli della propria regione.
«Insieme al rispetto delle linee lanciate nella guida Mangiamoli Giusti sul consumo consapevole dei pesci che abbiamo proposto proprio a Slow Fish, questo è l'altro atto concreto di impegno che Slow Food chiede alla ristorazione – afferma Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia – Si tratta di un'adesione che va a identificare in modo materiale l'impegno del cuoco, una richiesta diventata necessaria per delineare in modo chiaro il sentiero di chi abbraccia la nostra filosofia». Burdese ha poi ricordato come i Presìdi, in questi 13 anni (considerando la "partenza" con il progetto dell'Arca del Gusto) hanno riscosso molto successo: «La loro diffusione soffre ancora di alcune difficoltà, paradossalmente soprattutto nel territorio di appartenenza. Ecco allora che il ruolo giocato dai cuochi di eccellenza della zona diventa centrale per lo sviluppo dell'economia locale».
Alla presentazione sono intervenuti alcuni tra i primi ristoratori e cuochi che hanno aderito al nuovo progetto di Slow Food:
Piero Alciati per il Ristorante Guido di Pollenzo (Bra – Cn), che nella sua cucina da anni porta avanti un discorso di valorizzazione dei prodotti del territorio, sottolinea «Noi ci impegniamo a utilizzare i Presìdi, ma abbiamo bisogno di Slow Food per fornire a noi ristoratori le informazioni necessarie a reperire queste materie prime di qualità».
Vittorio Fusari per il Ristorante Dispensa pani e vini Franciacorta di Torbiato di Adro (Bs), tra i primi a firmare l'intesa, «Perché aderire all'alleanza? Perché come cuoco sento molto forte la necessità di reperire prodotti di qualità da utilizzare come ingredienti per i miei piatti e il saper comprare bene diventa fondamentale per chi fa il mio mestiere».
Luca Collami del Ristorante Baldin di Genova
Il ruolo di cuochi, ristoratori, osti, è fondamentale per la salvaguardia della biodiversità agroalimentare. I cuochi sono stati – a partire da Terra Madre – gli ambasciatori più preziosi nel divulgare i contenuti della filosofia della nostra associazione. E già molti di loro propongono nei propri menu prodotti locali, e spesso anche i Presìdi.
Il progetto Slow Food dell’Alleanza riunisce i cuochi che valorizzano il territorio con sapienza e creatività, i protagonisti e gli interpreti di una cucina buona e autentica: una grande rete solidale all'interno della quale i cuochi incontrano e stringono un patto con i Presìdi Slow Food, impegnandosi a cucinare e valorizzare i loro prodotti.
I cuochi dell’alleanza uniscono il piacere di realizzare grandi piatti alla responsabilità verso chi produce le materie prime. Perché il loro cibo sia buono, ma anche genuino, naturale, pulito. E non solo: giusto, rispettoso verso chi lo ha prodotto, coltivato, allevato …
Le Condotte Slow Food italiane coinvolgeranno nei prossimi mesi i cuochi del loro territorio che si impegneranno ad aderire alle linee guida del progetto dei Presìdi: il rispetto della stagionalità delle produzioni, il rapporto diretto con i produttori, l'inserimento di almeno tre Presìdi nei menu, privilegiando i Presìdi del loro territorio.
I cuochi indicheranno i Presìdi all’interno dei menu con il logo (inserire rotellina), riportando anche il nome dell’azienda da cui sono stati prodotti. Una locandina segnalerà i locali che hanno aderito all’iniziativa e i locali aderenti all’alleanza saranno comunicati in un’apposita sezione del sito www.presidislowfood.it
Il progetto culminerà con le Cene dell’Alleanza, la prima della quale è prevista per lunedì 21 settembre 2009 presso la Locanda Gancia di S. Stefano Belbo (Cn), le cene negli altri ristoranti aderenti saranno organizzate a fine settembre 2009 e una parte del ricavato delle cene sarà devoluto al progetto dei Presìdi Slow Food.
