Scomparso a 93 anni il gastronomo e fondatore di Slow Food. Nel 1987 scrisse con Carlin Petrini (e Carlo Leidi, ndr.) il Manifesto dell’Associazione, che avrebbe cambiato per sempre il mondo del cibo
Scrittore, poeta, professore, e soprattutto libero pensatore: Folco Portinari era tutto questo. Scomparso l’11 gennaio, all’età di 93 anni, (anche) a Portinari si deve la nascita di Slow Food: insieme all’attuale presidente onorario Carlin Petrini, nel 1987 ha scritto il Manifesto fondativo dell’Associazione che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo del cibo. Manifesto nato soprattutto dall’amicizia e dalla frequentazione che lo legava a Petrini, scritto in prosa poetica: un documento rivoluzionario, oggi conosciuto in tutto il mondo, che ha contribuito a far prendere coscienza della dignità del proprio lavoro a generazioni di gastronomi, contadini, artigiani. Portinari si è occupato come studioso di temi e aspetti legati alla cultura del cibo e dell’alimentazione anche con la pubblicazione di libri. Era inoltre nel Comitato Scientifico di “Casa Artusi” a Forlimpopoli, Comune dal quale si è visto conferire la cittadinanza onoraria.
Una vita dedicata all’impegno culturale, tra la Rai degli anni Cinquanta, in cui entrò con un gruppo di studiosi del calibro di Umberto Eco e Piero Angela, gli studi su Alessandro Manzoni e, appunto, la grande passione per il cibo che lo ha reso gran gourmand e gastronomo. Fonte: WineNews, 14.01.2019