Convegno sullaLa DOCG più piccola del Mondo
Si è svolto a Cenate Sopra Mercoledi 10 novembre, nel suntuoso Palazzo Maestri. La Condotta è stata invitata ed ed io ho voluto essere presente.
Il Convegno è stato organizzato in grande stile, relazioni importanti ed ambiente accogliente. Poi degustazione di tutti i 22 Moscato: piacevoli costosi, globalmente risonoscibili, ma molto diversi fra loro. C’è da lavorare ancora molto!
Al termine conferenza stampa interessante che ha toccato temi economici, organizzativi, di paesaggio e di rapporto con l’Istituzione.
La serata è terminata con una suntuosa cena e con l’omaggio a tutti i partecipanti di una bottiglia (a me, sfigato, è capitata proprio quella che non mi era piaciuta nella degustazione).
Il Convegno si è aperto con una introduzione del Presidente del Consorzio, Giacomo De Toma, che ha spiegato i motivi del Convegno, la volontà dei vignaioli di postare avanti gli studi e l’attività di conservazione e sviluppo del Moscato.
Apre le Relazioni Walter Polese, che traccia la storia del Moscato attraverso prove documentali. Partendo dai romani attraversano il medioevo con le guerre tra Guelfi e Ghibellini, fino ai giorni nostri, evoca la nascita e la storia di questo vitigno autoctono, che viene dalla Persia e che sulla collina di Scanzorosciate ha trovato la sua collocazione ideale.
Interviene a questo punto l’Assessore Giorgio Bonassoli, che anticipa la sua relazione perché afflitto da un altro impegno istituzionale. Approfondisce i temi del Turismo del Vino in relazione alle terre del Moscato di Scanzo ed assicura l’appoggio della Provincia a tutte quelle iniziative che aiuteranno questo sviluppo turistico.
Segue la Relazione di Roberto Ravelli, che, in qualità di Agronomo ed Enologo approfondisce gli aspetti agronomici ed enologici del Moscato di Scanzo. Agronomici che riguardano i sistemi di coltivazione (con l’abbandono dei metodi tradizionali a pergola, per arrivare al guyot), di potatura e di lotta antiparassitaria in relazione alla successiva fase di appassimento delle uve. Enologici che riguardano la grande aromaticità del vitigno, le caratteristiche dell’acidità totale, la gestione della fermentazione malolattica, ed il residuo zuccherino.
Si continua con la relazione a due mani del Prof. Osvaldo Failla e della Dott.ssa Serena Imatio del Centro di Ricerca della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano, che tracciano l’identikit del vitigno Moscato attraverso uno studio molecolare sulla genetica dello stesso. Assicurano che nel giro di pochissimo ci saranno cloni certificati per il Moscato, tuttora inesistenti.
Il Sindaco di Scanzorosciate Massimiliano Alborghetti chiude le relazioni tecniche assicurando l’interesse dell’Amministrazione Comunale alle necessità dei vignaioli per quanto attiene la conservazione del paesaggio in rapporto ad esigenze di ampliamento edilizio delle cantine e della ricettività dei luoghi. Cose che in passato non erano mai state condivise dalle precedenti Amministrazioni.
Il Convegno si chiude con le relazioni degli Sponsors che hanno permesso la realizzazione del Convegno: Polynt e Banca Popolare di Bergamo.
silvio