La filosofia Slow Food si basa sulla difesa di un piacere del palato quotidiano e per tutti, che vada di pari passo con il recupero dei legami che da sempre uniscono pianeta, persone e piatto.
Per dare concretezza a questa filosofia, Slow Food ha sviluppato un concetto di qualità alimentare declinato in funzione di tre criteri fondamentali e interdipendenti, sintetizzati dal motto buono, pulito e giusto.
Buono: alimenti freschi, gustosi e di stagione, che soddisfino i sensi e si riallaccino alla nostra cultura e identità locale.
Pulito: metodi di produzione rispettosi dell’ambiente e della salute umana.
Giusto: prezzi accessibili per i consumatori, ma anche guadagni equi per i piccoli produttori, che garantiscano condizioni di lavoro e di vita dignitose.
Questi criteri corrispondono a una visione globale dell’alimentazione, tengono in considerazione la capacità dell’ambiente di rinnovarsi e il bisogno degli uomini di vivere insieme in armonia, e si applicano al pesce come a qualsiasi altro cibo.
Questa Campagna è stata lanciata con Slow Fish la rassegna del pesce di Genova che si svolge ogni due anni, ad anni alterni rispetto al Salone del Gusto e Terra Madre si Slow Food.
Quest’anno nel quale la rassegna non si svolge vogliamo comunque aver bene presenti i problemi delle risorse ittiche, delle specie in estinzione, e delle specie da utilizzare e di quelle da non utilizzare perché in via di estinzione.
La denominazione di "pesce azzurro" non si riferisce ad un gruppo scientificamente definito di specie ittiche, ma è utilizzata commercialmente per indicare alcune varietà di pesci, generalmente di piccola pezzatura, di varia forma e sfumature di colorazione, il cui costo è generalmente ridotto per la grande quantità di pesce pescato.
Tra le varietà di pesce azzurro presenti sul mercato i più diffusi sono: la sardina (Sardina pilchardus), l'alice o acciuga (Engraulis encrasicholus), lo sgombro (Scomber scombrus), l'aguglia (Belone belone), lo spratto o papalina (Sprattus sprattus), l'alaccia (Sardinella aurita), il lanzardo (Scomber colias), la costardella (Scomberesox saurus) ed il suro o sugherello (Trachurus trachurus).
Il pesce azzurro, pur costando meno degli altri pesci, fatica a d imporsi sulle nostre tavole, anche se è ricco di proprietà benefiche ed è molto gustoso al palato. Così, per quanto i piatti preparati con tali specie di pesce vengono spesso considerati "cucina povera", per le qualità nutrizionali delle carni sarebbe da preferire agli altri pesi. Ha carni generalmente molto digeribili con prevalenza di grassi insaturi in particolare del tipo omega 3. Anche per questo il consumo di pesce azzurro è consigliato nelle diete nelle quali sono da evitare i grassi saturi presenti in altre specie animali.
Slow Food poi mette in guardia rispetto al consumo di specie molto apprezzate, ma che sono in via di estinzione. Tutti questi principi sono contenuti nella Guida Mangiamoli Giusti. Scaricala