La ricotta infornata è una delizia.
Ha la consistenza soffice del formaggio d’origine (che grazie alle alte temperature raggiunge una certa compattezza) e lo stesso sapore dolce e acidulo, aggiunto però alle note affumicate date dalla cottura in forno. Per questo la pasta interna diventa leggermente dorata, mentre l’eterno imbrunisce. Si taglia benissimo in fette da adagiare sul pane o da mangiare accompagnato alle verdure. Ma anche da sola, senza troppi convenevoli, se si decide di cedere alla sua golosità. La ricotta infornata è un prodotto tipico della zona di Catania e Messina, inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Siciliani stilato dal Mipaaf. È nata, come spesso accadeva nei tempi passati, per esigenze di conservazione. Nel Cinquecento, infatti, era difficile riuscire a fare arrivare integra la ricotta fresca sui monti Peloritani: per questo si decise di cuocerla, per ridurne il contenuto di umidità e renderla più duratura. È tradizionalmente prodotta con siero misto da latte caprino e ovino. La cottura in forno avviene dopo 24 o 48 ore dalla salatura, e dopo aver fatto sgocciolare la forma dall’acqua in eccesso. Le infornate devono infine essere ripetute, a 250 gradi per 30 minuti, fino al raggiungimento della cottura desiderata. Il Caseificio Neve dell’Etna si trova a Mascali, poco a nord di Giarre, ed è stata fondata da Giuseppe Sgroi, che si è specializzato nella lavorazione del latte dopo aver allevato ovini e caprini. Oggi, con 30 anni di esperienza alle spalle, l’azienda lavora i prodotti caseari tipici della Sicilia, fra cui proprio la ricotta infornata.