La tenuta vinicola del Barone Eric de Rothschild combatte le cocciniglie, responsabili del virus dell’accartocciamento fogliare, in modo sostenibile
Vespe calate dal drone sui vigneti per combattere i parassiti (ph: Vergelegen)
Vespe calate dall’alto attraverso un drone per combattere i parassiti che colpiscono i vigneti. Succede in Sudafrica, esattamente nella tenuta vinicola di Vergelegen – fondata nel 1700 e dal 1992 divenuta cantina dopo gli investimenti del Barone Eric de Rothschild, proprietario di Château Lafite a Bordeaux – a Somerset West, una città della provincia del Capo Occidentale. L’obiettivo è contrastare in maniera naturale e sostenibile le cocciniglie delle viti, principali responsabili del virus dell’accartocciamento fogliare in quanto provocano una maturazione irregolare dei grappoli d’uva che così hanno bisogno di più tempo per accumulare gli zuccheri necessari per la vinificazione. L’azienda agricola sudafricana è nota per le sue iniziative pionieristiche in materia ambientale e per le quali ha ricevuto in passato anche alcuni riconoscimenti.
La tenuta di Vergelegen ha stretto una collaborazione con l’impresa locale SkyBugs e l’azienda agritech Aerobotics: la prima fornisce gli insetti predatori, la seconda mette a disposizione i droni. Le vespe vengono inserite all’interno del mezzo aereo che, sorvolando i vigneti ad un’altezza di 30 metri, le rilascia nelle zone necessarie: l’autonomia è di massimo 20 ettari, dopodiché il velivolo atterra per cambiare la batteria e ricevere una nuova tranche di insetti. La prima dispersione ha avuto luogo nell’ottobre 2023 e secondo le stime saranno in totale cinque: ogni operazione prevede un carico di 500 vespe e verranno coperti in totale 130 ettari.
Gli insetti vengono calati sotto forma di “pupa”, uno stadio vegetativo a metà tra la larva e la vespa adulta, e si schiudono dopo qualche giorno anche in base alle condizioni climatiche. La strategia scientifica è tutta basata sul punto in cui si aprono. Gli insetti sono attratti da un ferormone rilasciato dalle femmine di cocciniglie di viti . Secondo SkyBugs, il metodo del drone-vespa è più veloce ed economico rispetto alla nebulizzazione di pesticidi: le vespe depongono le uova all’interno delle cocciniglie, consumandole dall’interno verso l’esterno e riducendo il rischio che il virus si diffonda nel vigneto.
In Sudafrica, in generale, gli agricoltori hanno strumenti avanzati per l’analisi dei dati, la valutazione e la gestione del rischio, ma viene registrato anche un crescente interesse per quanto concerne il controllo biologico dei parassiti, specialmente nel Capo Occidentale da cui viene esportato l’80-85% della frutta. Le aziende vogliono migliorare le loro rese ed evitare residui chimici sulla frutta, per soddisfare i rigorosi standard ambientali europei e dell’equo commercio. L’esempio, e gli esiti positivi o meno, del metodo Vergelegen saranno senz’altro indicativi oltre che motivo di studio e case history. Fonte: WineNews, 02.09.2024