Il cru 2023, bianco di Vermentino e di Ansonica, creato da Frescobaldi, celebra la nuova vendemmia, grazie ad un’idea che profuma di vita
Il progetto sociale a Gorgona targato Frescobaldi
Il vino come strumento di coesione, socialità e futuro, grazie ad un progetto che vuol dire inclusione. Ormai da qualche anno, Gorgona, non è più famosa solo per essere l’ultima isola-carcere in Italia, e l’unica in Europa, nata oltre un secolo e mezzo fa, nel lontano 1869, ma, dal 2012, è anche, e soprattutto, “L’Isola che c’è”, merito di un progetto che vede, in prima linea, Marchesi Frescobaldi, in cui il vino è strumento di riscatto, perché nella vita si può sempre cambiare e ripartire. A Gorgona i detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura per sviluppare professionalità che facilitino il reinserimento nella realtà lavorativa e sociale.
Intorno ad un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, parte il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti, regolarmente stipendiati da parte della Marchesi Frescobaldi, di fare un’esperienza concreta ed attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi ed enologi della casa vitivinicola toscana. Con la possibilità di entrare a lavorare nelle Tenute Marchesi Frescobaldi anche a seguito del periodo detentivo, come professionisti del settore. Il vigneto ha un’estensione di 2,3 ettari, di cui uno iniziale e poco più di un secondo impiantato nel 2015. Questo è il Progetto Sociale di Frescobaldi a Gorgona, nato in collaborazione tra la storica famiglia del vino italiano (che produce vino da oltre 700 anni in Toscana) con la casa di reclusione dell’arcipelago toscano, e che celebra la vendemmia n. 12, presentando, come da tradizione, per festeggiare l’inizio dell’estate, il vino “Gorgona”, il bianco di Vermentino e Ansonica annata 2023, prodotto dalla Frescobaldi insieme ai detenuti della colonia penale come un’altra possibilità che profuma di futuro, imparando un mestiere, passando il tempo in modo proficuo e mettere le basi per il proprio domani. Da questo vigneto di Vermentino e Ansonica nasce il vino bianco Gorgona, frutto dell’unicità del luogo, del lavoro dell’uomo e simbolo di speranza e libertà. La prima Vendemmia fu la 2012 e da allora il vino viene prodotto insieme ai detenuti per un totale di 9.000 bottiglie all’anno.
L’etichetta di Gorgona vuole essere “l’edizione straordinaria” dell’isola, raccontandone ogni anno un aspetto differente: per il 2023 il focus è sul vento o meglio dei venti che qui soffiano rivestendo un ruolo primario nella vita quotidiana. I quattro venti, il Grecale, lo Scirocco, il Libeccio e il Maestrale divengono elementi fondamentali nella viticoltura dell’isola influendo sulla temperatura dell’aria e, dunque, sulla maturazione dei grappoli. Un vigneto piantato nel 1999, e successivamente nel 2015 e nel 2018, dove le varietà Vermentino e Ansonica sono da sempre le protagoniste indiscusse. Un progetto che denota una visione chiara. Frescobaldi per il sociale nasce ad agosto del 2012, prima ancora di essere un vino è un progetto pluriennale frutto della collaborazione con la Direzione della Colonia Penale, il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura. Con la supervisione degli agronomi e degli enologi di Frescobaldi, i detenuti hanno riportato a produzione e coltivato un ettaro di vigneto sull’isola, a cui si è aggiunto negli anni 1,3 ettari piantati da Frescobaldi
“Gorgona 2023, la vendemmia n. 12, ci permette di vivere un progetto che ci rende ogni anno più orgogliosi” – ha spiegato Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi – a Gorgona c’è “l’unicità” di questa isola e di un progetto che con la produzione di un numero davvero esiguo di bottiglie non finisce mai di regalare emozioni. Abbiamo l’opportunità di vivere questa terra straordinaria che trasmette tutto attraverso i suoi profumi e sapori: l’amore per l’isola, la cura e la passione dell’uomo, la speranza di una vita migliore, l’influenza del mare e un ambiente meraviglioso. Sono poco più di due ettari di vigna e danno vita ad un vino inimitabile ed esclusivo simbolo di speranza e libertà che si amplifica sempre più in tutto il mondo. Orgogliosi di vivere questo progetto dal 2012”. Fonte: WineNews, 20.06.2024