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Nov 11 2022

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NUOVI CAMPI E RIFUGI PER LE API SELVATICHE: SOLO COSì SI TUTELA LA BIODIVERSITÀ

L’iniziativa di Mulino Bianco coinvolge tutte le aziende agricole con cui lavora: il 3 per cento dei campi restano fioriti per attirare impollinatori. Al progetto hanno aderito già 2.600 imprese 

Api simbolo di biodiversità (@simone bramante) 

Non ci sono più dubbi in merito al potere che le api hanno nel promuovere la biodiversità. Molti studi dicono che siano anche e soprattutto indispensabili nel rigenerare la vegetazione in luoghi deteriorati. Un po’ di anni fa è stato fatto anche uno studio specifico per dimostrarlo in Liguria, in una zona che spesso era a rischio di alluvioni e erosioni.

Quello che non si era fatto finora era cercare di favorire la presenza degli impollinatori nei grandi campi di grano presenti in Italia. L’ha fatto Mulino Bianco e l’ha messo anche in evidenza nel suo nuovo logo, per ribadire il suo impegno verso la sostenibilità.

C’è un’ape infatti che vola sul mulino, piccola, stilizzata, disegnata come fanno i bambini, tonda, con le ali ben aperte e azzurre. E non è messa lì per caso perché volano davvero le api sui campi attorno ai mulini, come stabilito da un disciplinare rivoluzionario che impegna molti soggetti a produrre una farina di grano tenero da agricoltura sostenibile. Ma non solo a questo.

 (@simone bramante) 

È tutto scritto nella Carta del Mulino , nata tre anni fa dalla collaborazione con WWF Italia, Università di Bologna, Università della Tuscia e OpenFields: una serie di azioni impegnano Mulino Bianco e le aziende agricole con cui lavora a diventare sempre più sostenibili. 

Tra le dieci regole che gli agricoltori si impegnano a rispettare c’è anche quella di destinare ogni anno il 3 per cento dei campi utilizzati per la coltivazione del grano tenero ai fiori da impollinazione. Una percentuale che corrisponde ad una superficie complessiva che potremmo ritrovare in 2.500 campi di calcio.

Campi che invece vengono utilizzati per promuovere la biodiversità: vere e proprie oasi d’interesse ecologico, aree non trattate da prodotti chimici, con una fioritura progressiva e prolungata, quindi, fondamentali per la proliferazione delle api e di altri insetti che hanno un ruolo determinante nell’equilibrio dell’ecosistema.

Al progetto hanno aderito ad oggi circa 2.600 imprese agricole sparse sul territorio nazionale e internazionale e decine di mulini italiani, per un totale di oltre circa 390mila tonnellate di grano tenero utilizzate per produrre le farine. Un risultato straordinario se si pensa che al momento della prima sottoscrizione, nel 2019 le aziende aderenti erano 600.

(@simone bramante) 

Ad evidenziare l’entusiasmo per il progetto anche un contest fotografico I Fiori Del Mulino, giunto alla seconda edizione. Quest’anno ha vinto l’azienda agricola Fiandrini che si è distinta sulle altre per avere creato il campo fiorito più bello seguendo le indicazioni della Carta del Mulino.

Nello stabilimento produttivo di Parma è anche stato installato un Apiario con dieci arnie per 600mila api da miele. Mentre nei campi agricoli di grano tenero di Mulino Bianco sono state installati 600 Mulini per le Api, veri e propri rifugi per le api solitarie e gli altri insetti impollinatori, specie che oggi sono sempre più a rischio sopravvivenza a causa del cambiamento climatico, e delle pratiche agricole intensive. Eppure le api selvatiche garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35 per cento della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno in oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa.  Fonte: laRpubblica,IL GUSTO, Nicoletta Moncalero, 11.11.2022

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