La Spagna è il primo Stato della Ue a dotarsi di una simile misura di sorveglianza per impedire abusi e maltrattamenti. La nuova legge sarà applicata a tutti gli impianti, a prescindere dalla dimensione
La Spagna sarà il primo paese in Europa a dotare i mattatoi di qualsiasi dimensione, di telecamere. Un’altra bandierina dello stato iberico che dopo la legge contro lo spreco alimentare, raggiunge un altro primato importante. La legge prevede che il monitoraggio si applichi a tutti gli impianti, da quelli industriali fino ai piccoli allevatori. Mentre i primi hanno solo un anno di tempo per adeguarsi, ai secondi il Governo ha concesso 24 mesi. Circa 2800 le aziende coinvolte a fronte di una macellazione annuale di 900 milioni di capi, di cui oltre 800 avicoli. Previsti inoltre controlli estesi a tutta la filiera: le telecamere entrano in azione già in fase di trasporto e scarico, seguono gli animali durante il ricovero negli stalli e poi fino all’abbattimento. Le ore di registrazione dovranno essere archiviate e messe a disposizione delle autorità, che potranno scaricarle e trasferirle da un computer all’altro della propria rete. I funzionari governativi saranno inoltre obbligati a controllare il corretto funzionamento degli impianti e della filiera produttiva, insomma non si scappa.
Promotore della legge e attuale Ministro del consumo è Alberto Garzòn, che pur consapevole della natura inedita e rivoluzionaria della legge non intende fermarsi. Vuole infatti estendere la videosorveglianza anche nelle strutture di ricerca medica che compiono esperimenti sugli animali, mentre i test sui cosmetici sono stati proibiti già da tempo dallo Stato, che peraltro applica quanto previsto dalla normativa europea fin dal 2013. “Si tratta di una norma che pone la Spagna al vertice dell’Europa in materia e che, oltre a garantire il benessere degli animali durante la loro permanenza nei macelli, migliora anche le garanzie di sicurezza alimentare per i consumatori” – afferma Garzòn. E per non farsi mancare nulla, il primo di agosto (mese a quanto pare molto produttivo in Spagna) il Consiglio dei Ministri ha anche approvato la Animal protection law, che protegge gli animali domestici dall’abbandono, dai maltrattamenti, dall’eutanasia, applicabile solo a fronte di gravi motivi di salute, comprovati dal veterinario.
Dopo gli orrori visti nei mattatoi e portati alla luce da coraggiose inchieste giornalistiche, sarebbe ora che tutta l’Europa imponesse l’utilizzo di questi strumenti. Sarebbe bello svegliarsi in un mondo senza allevamenti intensivi e violenze sugli animali. Ridurre il consumo di carne significa anche passare per una cultura dell’etica della macellazione, dove il rispetto per l’animale è il primo passo obbligatorio, diversamente è solo crudeltà. Come scrisse Linda McCartney, moglie del famoso Paul: “Se i mattatoi avessero le pareti di vetro tutti sarebbero vegetariani”. Speriamo di prendere presto esempio (e ancora una volta) dalla Spagna che diventa così la prima nazione nella Unione Europea e la quarta al mondo a rendere l’adozione di un sistema di videosorveglianza obbligatorio. Prima ci sono state Inghilterra, Israele e Scozia. Fonte: la Repubblica, UL GUSTO, Francesco Seminara, 30.08.2022