Il prestigioso riconoscimento alla cuoca della Sierra Leone per il suo impegno nel far conoscere la tradizione gastronomica del popolo Fulani
Fatmata Binta
Fatmata Binta, chef africana originaria della Sierra Leone, è la vincitrice della settima edizione del Basque Culinary World Prize, il prestigioso riconoscimento promosso dall’associazione dei cuochi baschi che va ogni anno a chi si distingue per l’impegno alla sostenibilita nel campo della ristorazione. Con la sua cucina nomade riassunta nella formula “Dine on a mat” (mangiare su una stuoia) Fatmata Binta ha fatto conoscere in tutto il mondo le tradizioni e la cultura dei Fulani, un’antica popolazione dell’Africa occidentale.
Il premio è stato assegnato questa mattina a Girona in Catalogna da una giuria internazionale presieduta dallo chef Joan Roca. Due menzioni speciali sono andate all’inglese Douglas Mc Master per la sua pionieristica iniziativa “Zero Waste Cooking School” contro lo spreco alimentare, e al brasiliano Edson Leite, inventore della Gastronomia periferica” che si propone di offrire possibilità di lavoro ai giovani delle favelas brasiliane.
“Sono felice per questo riconoscimento – ha detto la chef africana in collegamento video – perché non è solo un sostegno al mio popolo e alle sue tradizioni ma perché può aiutare tutte le donne ad avere coraggio. Non possiamo più disconoscere il potenziale delle donne: che si tratti di sicurezza alimentare, ripresa economica o pace la partecipazione delle donne e ora più che mai necessaria “.
Erede della tradizione della più grande tribù nomade dell’Africa (con più di 20 milioni di persone che si spostano da un territorio all’altro) Fatmata Binta è impegnata a diffondere l’essenza di questa cultura con la sua iniziativa “Dine on a mat”. Lanciato nel 2018 il suo ristorante nomade ha offerto in tre continenti un’esperienza immersiva nel modo di mangiare e interagire con il cibo dei Fulani. Binta punta a far conoscere tecniche di cucina ancestraili, la condivisione di cereali, spezie e soprattutto narrazioni intorno alla tavola. Le sue cene pop-up servono anche a raccogliere fondi per la Fulani Kitchen Foundation creata per aiutare donne e ragazze in tutte le terre in cui si spostano i Fulani.
“Il premio di quest’anno – dice Joan Roca – mette il Focus sull’Africa e sul fatto che è possibile crescere con la cucina, l’economia circolare , le conoscenze culinarie e la salvaguardia delle tradizioni di una comunità come quella Fulani in cui le tradizioni sono fondamentali. Binta manda al mondo il messaggio che la sostenibilità , basata sul sapere comune, deve essere la norma e non l’eccezione“. Fonte: la Repubblica, IL GUSTO, Rocco Moliterni. 21.06.2022