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Feb 16 2021

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DIALOGO DEI MASSIMI SISTEMI DUE: DELL’AGRICOLTURA

Si è aperto il dibattito. Grazie a chi vorrà contribuire

In relazione all’articolo DIALOGO DEI  MASSIMI SISTEMI: DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA (https://www.slowfoodvalliorobiche.it/dialogo-dei-massimi-sistemi-dellagricoltura-biologica/), segnalo che:

– Il Report della EAT-Lancet Commission (https://eatforum.org/eat-lancet-commission/) indica che “La produzione alimentare globale minaccia la stabilità climatica e la resilienza degli ecosistemi, costituendo il singolo più grande driver del degrado ambientale e del superamento dei limiti fisici del pianeta: messi assieme, hanno un risultato disastroso. È urgentemente necessaria una radicale trasformazione del sistema alimentare globale.

La priorità agricola deve essere riorientata: dalla produzione di elevate quantità a quella di alimenti sani”.
– Il rapporto “An agroecological Europe in 2050: multifunctional agriculture for healthy eating” (https://www.iddri.org/en/publications-and-events/study/agroecological-europe-2050-multifunctional-agriculture-healthy-eating) della Fondazione Institut du développement durable  et des relations internationals conclude che l’attuale sistena agroalimentare europeo non è sostenibile.

L’alta produttività è il risultato dell’uso diffuso di pesticidi e fertilizzanti sintetici; i primi sono responsabili di un aumento della prevalenza di numerose malattie tra gli agricoltori e comportano forti preoccupazioni sul loro impatto sul nostro cibo e sull’acqua potabile. L’agricoltura europea minaccia anche la biodiversità, la cui perdita è causa di allarme: nello spazio di una generazione, il 20% degli uccelli è scomparso e alcune regioni lamentano la perdita di tre quarti degli insetti volanti. Questa immagine deve comprendere anche la distruzione delle foreste tropicali, che indirettamente “importiamo” attraverso la soia prodotta in Sud America. Queste dinamiche sono il risultato della specializzazione, dei processi di concentrazione e di intensivizzazione delle aziende agricole.
Un’Europa agro-ecologica può soddisfare le esigenze dietetiche equilibrate dei 530 milioni di persone attese nel 2050: per una sana alimentazione bisogna cambiare il sistema agricolo in chiave multifunzionale e agro-ecologico.

– Lo studio “Les performances économiques et environnementales de l’agroécologie del think tank governativo France Strategie (https://www.strategie.gouv.fr/publications/performances-economiques-environnementales-de-lagroecologie) sottolinea le vulnerabilità in prospettiva sociale e ambientale dell’agricoltura convenzionale: inquinamento diffuso, danni alla biodiversità legati all’uso di pesticidi, emissioni di CO2,  ma anche bassi redditi di molti agricoltori  e indica l’agroecologia come soluzione ai limiti della produzione convenzionale.

È necessario accelerare la diffusione delle pratiche e della produzione agro-ecologica, più vantaggiosa per l’ambiente, mobilitando tutta la filiera (imprese di trasformazione, cooperative, distributori, negozi, consumatori) garantendo un sostegno pubblico proporzionato ai beni pubblici dei servizi ambientali resi per accelerare la transizione dell’agricoltura verso la sostenibilità.

– Il Global Environment Outlook (https://www.unenvironment.org/global-environment-outlook) dell’ONU ammette che “Le tendenze attuali, basate sull’ottimismo tecnologico, su semi potenziati, su macchinari e fertilizzanti, non sono in grado di soddisfare le esigenze future di cibo, energia, legname, altri servizi e valori dell’ecosistema”.

L’attuale gestione del territorio non può raggiungere l’obiettivo di nutrire il pianeta se non preservando i servizi ecosistemici, fermando la perdita di capitale naturale, impegnandosi nella lotta ai cambiamenti climatici, per la sicurezza energetica e idrica e la promozione della parità di genere e sociale.

La visione globale ha maggior respiro di un’ottica focalizzata sui peraltro rispettabilissimi Galles e Inghilterra (soprattutto quando il commento viene chiesto a un biotecnologo che da decenni recita il mantra stantio che senza OGM è glifosate andremo dritti a sbattere contro crisi alimentari e sociali).

Cordialità

Roberto Pinton

Progetto Biols EU – https://biolseu.eu/it/https://biolseu.eu/fr/ – https://biolseu.eu/de/

Via G. Falloppio 5 35121 Padova PD – cel. 348 738 0307

 

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