C’è chi lo coltiva da sempre, chi ha iniziato nel lockdown e ci sono tanti bambini che, grazie a Slow Food, hanno un “Orto in Condotta” anche a scuola
C’è chi lo coltiva da sempre, chi ha iniziato a farlo nel lockdown e ci sono tanti bambini che, grazie a Slow Food, ne hanno uno anche nella loro scuola: simbolo di sostentamento in tempi duri e resistenza, ma anche di conoscenza, l’11 novembre è la “Festa dell’Orto in Condotta”, l’evento promosso dalla Chiocciola, nelle scuole italiane con oltre 9.000 alunni di quasi 500 classi protagonisti, dall’asilo nido alla scuola secondaria. E sarà l’acqua, ed in particolare l’impronta idrica, il tema dell’edizione n. 13 della giornata dedicata allo storico progetto educativo di Slow Food, lanciato a metà anni Novanta negli Stati Uniti e approdato in Italia nel 2004, e che cade per San Martino, il giorno che tradizionalmente segna la messa a riposo dei campi. Ma con l’acqua, che rimarrà poi al centro delle attività didattiche, in aula e in orto, durante tutto l’anno scolastico.
“Tutto lascia un’impronta”, leitmotiv della Festa, fa riferimento a come l’acqua sia indispensabile in ogni attività, e di come perciò l’uomo ne faccia continuamente ricorso. Non soltanto come risorsa con cui dissetarsi o lavarsi, naturalmente, ma anche e soprattutto per l’utilizzo che se ne fa in agricoltura: la stragrande maggioranza dell’acqua consumata, infatti, serve a coltivare il cibo di cui ci nutriamo. Occorre imparare a gestire questo bene in maniera accorta, a usarla in modo parsimonioso, a tutelarne le fonti preservandola da contaminazione e inquinamento. E occorre farlo fin da piccoli.
Per l’edizione 2020 della Festa, Slow Food ha pensato di organizzare un momento in grado di unire alunni e insegnanti di tutta Italia nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia di Covid-19. L’appuntamento è l’11 novembre quando verrà trasmesso in diretta online (su Terramadresalonedelgusto.com e sul canale YouTube di Slow Food Italia) un momento didattico per ritrovarsi tutti insieme, seppur in maniera virtuale, sentirsi una volta di più parte di un’unica grande rete e svolgere insieme una breve attività sull’acqua bene prezioso. Con la lettura di una breve filastrocca di Gianni Rodari dedicata all’acqua bene comune.
Una sorta di cerimonia che darà inizio a tutti gli approfondimenti da fare in orto e in aula durante l’anno. Ogni classe aderente al progetto “Orto in Condotta” ha infatti ricevuto un kit con una serie di attività da svolgere, diverse in base all’età degli alunni ma accomunate tutte da un approccio quanto più possibile ludico ed esperienziale, per far sì che bimbi e ragazzi capiscano l’importanza dell’acqua e i modi in cui ognuno di noi può ridurre la propria impronta idrica, a partire da piccoli e semplici gesti quotidiani. Tra le attività pensate per essere realizzate in classe con docenti e compagni, ce ne sono alcune facilmente replicabili anche a casa, in compagnia di genitori, nonni, fratelli e sorelle. Tra queste c’è “Quanto zucchero … beviamo?”: armati di bicchieri, zucchero e lattine di alcune bevande zuccherate, i bambini e gli adulti eserciteranno il loro senso del gusto e impareranno a scegliere l’acqua per dissetarsi e a limitare il consumo di succhi e bibite. Fonte: WineNews, 9.11.2020