L’appuntamento di Slow Food inizierà l’8 ottobre, per 4 giorni, e poi andrà avanti con kermesse in tutto il mondo, e nuovi format da scoprire.
Rispondere alle necessità con il coraggio, combattere le difficoltà con la voglia di fare, di agire, di rompere le regole e crearne di nuove, lì dove le vecchie non sono più capaci di far girare la giostra. E’ questo il nucleo in potenza di Terra Madre Salone del Gusto, l’evento di Slow Food che quest’anno ritorna a Torino, nonostante lo strano periodo che il mondo sta vivendo. O forse appositamente per questo, in una forma innovativa e difficile da dimenticare: si inizia l’8 ottobre e si prosegue a parlare di “cibo buono pulito e giusto” prima per quattro giorni e poi per sei mesi, attraverso un grande evento diffuso. Diffuso sul Web – grazie all’utilizzo di tecnologie digitali – e diffuso sulla Terra, attraverso varie tipologie di eventi e format che possano permetterci di incontrarci senza minare la nostra salute. Un impegno spalmato nel tempo che inizerà dalla conferenza stampa globale prevista per metà luglio e che già profuma di scommessa e somiglia a un viaggio alla ricerca di un nuovo modo di fare le cose, di “un’opportunità per ripartire dalla terra, da un’agricoltura, ristorazione, turismo che generino benessere”.
Ripartire dal Pianeta, festeggiandolo: arriva il nuovo Terra Madre Salone del Gusto
La scelta di non rimandare questo evento, tra i pochi ad avere un cartellone già programmato e in lavorazione a pochi mesi dallo start ufficiale, sarebbe già bastato per attirare curiosità, attenzione e sorpresa. “Non è un evento fieristico che si può rimandare da un anno all’altro – dichiara Daniele Buttignol, direttore generale di Slow Food Italia, introducendo il racconto di quello che sarà Terra Madre Salone del Gusto 2020 -, è un momento di formazione, confronto e condivisione, in cui la rete di contadini, allevatori, pescatori, artigiani del cibo, cuochi, giovani, indigeni e migranti ritrova fiducia e coraggio, idee e soluzioni a problemi comuni. E se, nel rispetto delle norme sulla sicurezza dovute alla pandemia, i delegati non potranno venire a Terra Madre, noi porteremo Terra Madre in ogni angolo del mondo e con essa Torino e il Piemonte“. Perché “ci sono eventi che sono un simbolo per il territorio che li ha fatti nascere, ma che diventano un patrimonio collettivo oltre qualunque confine – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore al Commercio, Cultura e Turismo, Vittoria Poggio, e all’Agricoltura e al Cibo, Marco Protopapa -. E questo patrimonio ci impegneremo a tutelarlo e a valorizzarlo anche in questo anno così complesso per tutti. Dalla terra germoglia il nostro futuro. E noi vogliamo che sia un futuro da poter vivere e condividere in sicurezza, ma insieme“.
Sarà un’edizione nuova, grazie all’uso integrato della tecnologia e della realtà, ma sarà anche “l’edizione più grande di sempre: per numero di Paesi coinvolti, di partecipanti sia alle iniziative digitali sia a quelle fisiche, per quantità di “azioni per il cambiamento” che verranno messe in campo da centinaia di migliaia di attivisti in tutto il mondo – sottolinea Paolo Di Croce, segretario generale internazionale di Slow Food -. Dopo questi 6 mesi saremo profondamente cambiati, avremo assunto più consapevolezza nel nostro potenziale e saremo diventati più incisivi sul futuro del cibo in ogni angolo del mondo. Entreremo in una nuova dimensione di Slow Food e dell’evento e trasformeremo la tragedia della pandemia nella più grande spinta al cambiamento della nostra storia“.
Per far fronte alle necessità, l’evento ha quindi allargato i suoi orizzonti e attraverso “una scelta innovativa – commenta il Sindaco di Torino Chiara Appendino – ha consentito di trasformare un ostacolo in una opportunità” e per farlo gli organizzatori del Salone hanno dovuto ripensare interamente il format, perché solo chi riesce a cambiare può sopravvivere alle avversità.
Il tutto a partire quattro punti fondamentali:
– Il futuro del cibo. “Alimentare un ampio dibattito a partire dalla visione di Slow Food, grazie alle voci di produttori, ricercatori, esperti e studiosi perché mai come oggi è fondamentale ragionare di cibo buono, pulito e giusto per tutti: per comprendere le cause della pandemia, avviare il cambiamento e renderlo equo e sostenibile, costruire un futuro migliore di quello prefigurato prima del Covid-19”.
– La rete di Slow Food e Terra Madre. “Mettere a frutto i punti di forza, i contenuti, i progetti, gli attori, l’impegno di un milione di attivisti in 160 Paesi del mondo per incidere sui comportamenti quotidiani degli individui”.
– Le nuove geografie. “Confermare il tema già scelto per l’edizione 2020: in questa fase storica di sovranismi, nazionalismi, muri e fili spinati, Slow Food propone nuovi paradigmi, che non parlano di barriere ma di radici, non ragionano di nazioni ma di culture; cibo senza confini politici, ma con profonde radici nei territori”.
– Un nuovo evento. “Terra Madre Salone del Gusto 2020 lancerà una grande rivoluzione digitale che, in un percorso di sei mesi, offrirà occasioni di incontro e confronto tra i delegati della rete e il pubblico rispetto a un nuovo modello di agricoltura, produzione, distribuzione legata al cibo”. Fonte: la Repubblica, 12.06.2020
Terra Madre – Salone del Gusto non si ferma: sei mesi di eventi in giro per il mondo
Un viaggio che partirà l’8 ottobre e attraverserà i Paesi della galassia Slow Food: al centro il futuro del cibo e le nuove geografie
Terra Madre & Salone del Gusto, manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto, all’ambiente e alle politiche alimentari organizzata da Slow Food, non si ferma e rilancia il proprio impegno con un evento rivoluzionato in risposta alle nuove esigenze imposte dal Covid-19, che dall’8 ottobre e per sei mesi coinvolgerà tutti i Paesi della galassia Slow Food, mettendo in campo tecnologie digitali, eventi fisici diffusi e nuovi format. Un evento totalmente ripensato, a partire da alcuni punti fondamentali. Il futuro del cibo: alimentare un ampio dibattito a partire dalla visione di Slow Food, grazie alle voci di produttori, ricercatori, esperti e studiosi perché mai come oggi è fondamentale ragionare di cibo buono, pulito e giusto per tutti: per comprendere le cause della pandemia, avviare il cambiamento e renderlo equo e sostenibile, costruire un futuro migliore di quello prefigurato prima del Covid-19. La rete di Slow Food e Terra Madre: mettere a frutto i punti di forza, i contenuti, i progetti, gli attori, l’impegno di un milione di attivisti in 160 Paesi del mondo per incidere sui comportamenti quotidiani degli individui. Le nuove geografie: confermare il tema già scelto per l’edizione 2020: in questa fase storica di sovranismi, nazionalismi, muri e fili spinati, Slow Food propone nuovi paradigmi, che non parlano di barriere ma di radici, non ragionano di nazioni ma di culture; cibo senza confini politici, ma con profonde radici nei territori. Un nuovo evento: Terra Madre Salone del Gusto 2020 lancerà una grande rivoluzione digitale che, in un percorso di sei mesi, offrirà occasioni di incontro e confronto tra i delegati della rete e il pubblico rispetto a un nuovo modello di agricoltura, produzione, distribuzione legata al cibo.
“Oggi più che mai è necessario lavorare per affermare nuovi paradigmi economici, ambientali, sociali più sostenibili. Trasformare la crisi alimentare innescata dal Covid-19 in opportunità per ripartire dalla terra, da un’agricoltura, ristorazione, turismo che generino benessere per il territorio e la collettività. Ancora una volta – commenta Daniele Buttignol, direttore generale Slow Food Italia – noi vogliamo farlo dando voce alle comunità che in questi mesi si sono mobilitate in tutto il mondo sostenendo i produttori di piccola scala, mantenendo vivi i sistemi alimentari locali e tutelando le persone più fragili. Terra Madre & Salone del Gusto non è un evento fieristico che si può rimandare da un anno all’altro, è un momento di formazione, confronto e condivisione, in cui la rete di contadini, allevatori, pescatori, artigiani del cibo, cuochi, giovani, indigeni e migranti ritrova fiducia e coraggio, idee e soluzioni a problemi comuni. E se, nel rispetto delle norme sulla sicurezza dovute alla pandemia, i delegati non potranno venire a Terra Madre, noi porteremo Terra Madre in ogni angolo del mondo e con essa Torino e il Piemonte”.
L’edizione 2020 di Terra Madre e Salone del Gusto inizierà l’8 ottobre e nei successivi quattro giorni, originariamente previsti dal programma, svilupperà un ricchissimo palinsesto di eventi digitali e fisici che uniranno le migliaia di nodi della rete Slow Food con il milione di attivisti che ne fanno parte, e molte altre organizzazioni e realtà. L’evento proseguirà nei mesi successivi con uno straordinario calendario di iniziative che in 160 Paesi del mondo interpreteranno i temi e le sfide che riguardano il futuro del cibo, del pianeta e dei suoi abitanti. Compatibilmente con l’evoluzione delle misure di contenimento del virus e con la piena possibilità di viaggiare e organizzare eventi partecipati da un pubblico globale, la maratona di Terra Madre e Salone del Gusto 2020 si concluderà ancora a Torino, dopo aver attraversato i 5 continenti, nell’aprile 2021, con la celebrazione del Congresso internazionale di Slow Food. Fonte: WineNews, 12.06.2020