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Ott 09 2018

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CON TUTTI I MIEI SENSI. STORIA DI UNA CUOCA RIVOLUZIONARIA

In Italia la biografia di Alice Waters. Pubblicato da Slow Food, è la storia di una donna che sarebbe riduttivo definire solo “cuoca”

A soli 27 anni ha aperto Chez Panisse a Berkeley, in California, il ristorantino francese che tuttora gestisce e che di fatto ha decretato il suo successo; ha dato il via al progetto Edible Schoolyard, piantando orti nelle scuole degli Stati Uniti per promuovere l’educazione alimentare fin da bambini; ha ispirato la first lady Michelle Obama nel trasformare anche il giardino della Casa Bianca in un laboratorio sull’agricoltura biologica. Una storia che l’ha portata a diventare vice presidente di Slow Food e profonda sostenitrice di tutti i progetti e le iniziative internazionali della Chiocciola. È quella di Alice Waters, ripercorsa in “Con tutti i miei sensi. Storia di una cuoca rivoluzionaria”, biografia di una donna dal grande temperamento che sarebbe riduttivo definire solo “cuoca”, pubblicata in Italia da Slow Food Editore, da domani in libreria.

Il memoir dell’attivista americana (Slow Food Editore, pagine 320, prezzo di copertina 19,50 euro) arriva nell’anniversario n. 50 di quel Sessantotto che ha rivoluzionato l’impegno politico, il ruolo delle donne nella società e il rapporto con il cibo, raccontandoci gli aspetti più privati e turbolenti della sua infanzia e giovinezza. Un’infanzia vissuta nell’America degli anni Cinquanta, in un’epoca di grande crescita economica dove la gastronomia e l’agricoltura non erano certo il centro dell’interesse nazionale: si pensava che togliere le donne dalle cucine fosse la vera rivoluzione.

Uno scenario nel quale elaborare una passione e una curiosità per la natura e per i suoi prodotti è stato per Alice Waters un’intuizione straordinaria: “qual è il percorso che mi ha portata a essere la giovane donna che ha aperto Chez Panisse, quella che è riuscita a realizzare ciò che aveva sempre sognato? – scrive la Waters nell’introduzione – quando ripenso al mio passato, capisco che l’educazione che ho ricevuto e le esperienze che ho vissuto nei primi anni della mia vita adulta mi hanno profondamente rafforzata e plasmata, al punto tale che aprire un ristorante come Chez Panisse è stata in un certo senso una scelta inevitabile. Avrei scoperto in seguito che già nella mia infanzia e nei primi anni della mia vita adulta era germogliata la mia educazione alimentare”.

Un volume must have, che parla di cibo nella sempre più affollata letteratura enogastronomica, senza ricette e dettagli gastronomici, ma che racconta di una bambina che visita per la prima volta un self service, di una ragazza alla scoperta del mondo che guarda ammirata Julia Child in televisione e poi di una donna impegnata in prima fila per difendere e affermare i diritti delle donne. Fonte: Winenews, 2.10.2018

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