Ma a pagare sarebbero i produttori bio – Secondo i dati del Cevi, in Francia nel 2018 il 57,8% dei vigneron bio ha superato la soglia dei 4 chilogrammi/ettaro
In vigna, il fungicida più efficace è ancora il rame, l’unico ammesso in agricoltura biologica, e se la ricerca sta facendo passi da gigante, un’alternativa altrettanto efficace, ancora, non c’è. Ecco perché preoccupano, e non poco, le nuove disposizioni in materia proposte dalla Commissione Europea, che vorrebbe limitare l’uso del rame a 4 chilogrammi per ettaro all’anno, contro gli attuali 6, con possibilità di deroghe annuali, ma escludendo il “lissage”, che permette agli agricoltori di spalmare i 30 chilogrammi ettaro in 5 anni, adeguandosi alle annate, più o meno favorevoli. Una preoccupazione condivisa dai vignaioli bio di tutta Europa, e che ha spinto i vignaioli indipendenti francesi riuniti nella Confédération européenne des vignerons indépendants (Cevi) ad approfondire i numeri del vigneto di Francia, dove il rischio è quello di perdere, in un’annata come la 2018, più della metà delle superfici coltivate in modo naturale. Il 57,8% dei produttori, infatti, hanno utilizzato più di 4 chilogrammi ad ettaro, ma un anno fa a superare la soglia proposta dalla Commissione Ue furono appena il 10,3%. Allargando l’analisi agli ultimi anni, solo il 20% dei vignaioli francesi ha superato i 4 chilogrammi di rame ad ettaro, per una media generale di 2,98 chilogrammi ad ettaro all’anno. Ecco perché, alla fine dei conti, abbassare il limite non impatterebbe sull’utilizzo complessivo, ma rischierebbe solo di mettere in seria difficoltà, specie in annate come questa, migliaia di produttori bio.
E la situazione, uscendo dai confini francesi, non è poi così diversa o migliore, al contrario. Secondo i dati della Confédération européenne des vignerons indépendants, infatti, nel 2018 ci sono stati Paesi che hanno dovuto fare enorme ricorso al rame: nel Penédes, in Spagna, terra di Cava e non solo, al 10 luglio la quantità media di rame utilizzata era già superiore ai 5 chilogrammi, con una previsione di 6,5 in termini complessivi, ed in Spagna, in generale la media è regolarmente di 5 chilogrammi; ancora più difficile la realtà di Portogallo e Trentino Alto Adige, dove si prevedono di utilizzare ben 7 e 9 chilogrammi di rame ad ettaro, in deroga anche ai limiti vigenti. Insomma, se il principio che ha mosso la Commissione Europea è comprensibile, e persino nobile, il risultato rischia di essere catastrofico, con la conferma del “lissage” che potrebbe comunque porci una pezza importante. Fonte: Winenews, 12.09.2018