DAL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ARRIVA IL DECRETO CHE ASSICURA LA LEGGE FINO A MARZO 2020, IN ATTESA DEL REGOLAMENTO EUROPEO PREVISTO PER IL 1 APRILE 2020
Quella per le etichette d’origine su alimenti come riso, pasta, pomodori e trasformati e latte e latticini è stata una lunga e difficile lotta: dopo mesi, se non anni, di discussioni e iniziative di diverse associazioni, l’Italia ha visto l’entrata in vigore dell’obbligo di specificare sull’etichetta dei prodotti l’origine degli ingredienti. Così, a partire da latte e formaggi, fino al riso, la pasta e per ultimi i pomodori (compresi sughi pronti e passate), i prodotti sugli scaffali dei supermercati del Belpaese i consumatori potranno conoscere esattamente il Paese d’origine di ogni prodotto.
Si potrebbe dire che la guerra è finita, ma non è così: a pochi mesi dall’approvazione della specifica d’origine per i pomodori, arriva incertezza dall’Unione Europea. La Commissione Europea infatti non ha ancora una disciplina in materia che uniformi tutti i Paesi sull’obbligo di origine, l’approvazione di un regolamento è previsto per il 1 aprile 2020. Questo ha creato non pochi buchi normativi e certezze interpretative, tanto che proprio stamattina il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in qualità di Ministro delle Politiche Agricole, e il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda hanno firmato un decreto che assicura le norme in vigore sulle etichette d’origine fino al 31 marzo 2020. fonte: WineNews, 07.05.2017