il documento voluto dalle Comunità montane lombarde e dal CAI per la tutela delle terre alte
Una carta per tutelare, sostenere e promuovere il valore della montagna “come riserva preziosa di biodiversità e di interesse globale”. Questo il primo impegno che si propone la “Carta di Milano per la Montagna” il documento presentato venerdì 23 ottobre al Palamonti di Bergamo come integrazione alla Carta di Milano per Expo 2015. Perché una Carta per la montagna a chiusura di Expo? “Perché molto semplicemente nella Carta di Milano per Expo si fa riferimento a foreste e mare, a agricoltura e patrimonio rurale, ma nessun accenno si fa alle comunità che vivono nelle Terre Alte e al loro indispensabile ruolo nell’alimentazione del Pianeta”, ha affermato il Presidente della Conferenza delle Comunità Montane Lombarde Alberto Mazzoleni. Da qui l’elaborazione della “Carta di Milano per la Montagna” che andrà alle Nazioni Unite in allegato alla Carta di Milano come contributo alle riflessioni sul tema dello sviluppo sostenibile. Voluta dalla Regione Lombardia, dalle Comunità montane lombarde e dal CAI, è stata presentata e sottoscritta dal mondo della montagna regionale: dal sottosegretario alle politiche per la montagna della Regione Ugo Parolo -che la porterà per la sottoscrizione al Presidente Roberto Maroni affinchè la promuova e condivida con i colleghi Presidenti di Regione-, dal presidente del Cai di Bergamo Piermario Marcolin, dal presidente dell’Unione bergamasca Cai Paolo Valoti, dal presidente del Sistema Orobie Guido Fratta, da Elena Carnevali delegata da Enrico Borghi in rappresentanza del gruppo interparlamentare per la montagna –che la porterà al Ministro Maurizio Martina affinchè ne divenga ambasciatore in Italia e nel Mondo-, dai rappresentanti di Anci, Uncem, Aiccre, Crea, Unimont, Ersaf, Federbim, Fondazione Montagne Italia e dai presidenti della Provincia di Bergamo Matteo Rossi e di Sondrio Luca Della Bitta, oltre alle altre autorità presenti. La Carta, come ha tenuto a sottolineare il coordinatore scientifico del progetto, il prof. Annibale Salsa past presidente generale del Cai, durante il suo apprezzatissimo intervento, “ribadisce quindi gli impegni verso governi, istituzioni e organizzazioni internazionali per promuovere un patto globale riguardo le strategie alimentari urbane e rurali in relazione all’accesso al cibo sano e nutriente, che coinvolga le principali aree metropolitane del Pianeta, le campagne, le aree marine e le aree montane, favorendo al contempo politiche e azioni che mirino a garantire pari opportunità e condizioni socio-economiche tra i cittadini delle pianure e delle montagne”.