Semplificare la donazione di cibo, approvare la legge SprecoZero entro il 2015, progetti di filiera contro lo spreco in agricoltura, 100.000 tonnellate di cibo dal piano indigenti: ecco le azioni che il Governo italiano intende attuare per la riduzione degli sprechi e il potenziamento dell’aiuto alimentare agli indigenti, con l’obbiettivo di salvare dallo spreco 1 milione di tonnellate di alimenti entro il 2016, raddoppiando il cibo donato agli indigenti (oltre 6 milioni di persone soffrono di povertà alimentare nel nostro Paese).
Lo comunica il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, sulla riunione del Tavolo di lavoro indigenti, l’organismo di coordinamento stabile tra istituzioni, enti caritativi, industria alimentare e grande distribuzione, che si è tenuta ieri all’Expo 2015 a Milano, con il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli e il vice Ministro delle politiche agricole Andrea Olivero.
Per accelerare nella lotta agli sprechi, infatti, il Governo è pronto prima di tutto a rendere più conveniente la donazione degli alimenti rispetto alla loro distruzione da parte delle industrie e della Gdo. Oggi se un’azienda vuole distruggere cibo non più in vendita è tenuta a fare alcuni adempimenti burocratici se il valore della merce è superiore a 10.000 euro, se vuole donare l’obbligo scatta a 5.000 euro. Il Governo vuole modificare la legge, alzando la soglia delle donazioni a 15.000 euro, semplificando la vita alle imprese che decidono di destinare le eccedenze a favore degli indigenti.
Allo stesso tempo si punta ad arrivare all’approvazione entro il 2015 della Legge SprecoZero presentata alla Camera dai deputati del Pd Maria Chiara Gadda e Massimo Fiorio, che inizierà il suo iter proprio questi giorni in Parlamento. Nel testo sono previsti incentivi fiscali come lo sconto sulla tariffa dei rifiuti per chi dimostra di convertire lo spreco in donazioni e un taglio dell’Irap per le imprese che introducono sistemi innovativi a basso impatto ambientale. Con la nuova norma, poi, si interviene per potenziare il recupero degli alimenti, rafforzando la legge del “buon samaritano” che dal 2003 incentiva la riduzione dello spreco dei cibi dalla ristorazione, semplicemente equiparando al consumatore le Onlus che provvedono a recuperarli e a donarli agli indigenti. Secondo i dati del Banco alimentare con questa legge sono stati oltre 3 milioni i piatti pronti donati ai più bisognosi. Con la nuove legge si allarga la platea dei soggetti che possono recuperare i prodotti e allargando l’elenco dei beni, inserendo anche i farmaci, l’abbigliamento, i prodotti per l’igiene e per la casa e i giocattoli per i bambini.
Le eccedenze nella produzione agricola spesso non vengono recuperate per motivi legati soprattutto alla deperibilità dei prodotti stessi. Per intervenire si sta lavorando su progetti di filiera dedicati, che vedano coinvolti i soggetti produttori agricoli, i trasformatori e gli enti caritativi. Proprio quest’anno è stato sviluppato un progetto pilota sulla trasformazione di mele in succhi che verranno donati agli indigenti.